Nel primo trimestre 2023 il Gruppo Irce ha registrato un fatturato consolidato in diminuzione del 10,3% a 113,19 milioni a causa dei minori volumi venduti e al calo del prezzo del rame. La riduzione è stata in parte compensata dall’incremento dei prezzi di vendita della lavorazione.
Dal lato operativo, l’Ebitda si attesta a 5,51 milioni (+2,4%) e l’Ebit a 3,57 milioni (+10,5%). A livello rettificato, tenendo conto di proventi e oneri da operazioni sui derivati del rame e sull’energia elettrica, l’Ebitda cala del 5,1% a 5,73 milioni, mentre l’Ebit si riduce del 2,6% a 3,79 milioni.
L’utile netto di periodo cresce 55,8% a 2,57 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2023 ammonta a 59,03 milioni, in lieve calo rispetto ai 59,9 milioni al 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il Gruppo prevede una ripresa della domanda a partire da metà anno, mentre la pressione sui margini dovuta ai costi delle materie prime e dell’energia si è attenuata. Il gruppo prosegue la strategia di focalizzarsi su settori e prodotti a più alta specializzazione e con importante previsione di crescita.