Mercati – Borse europee poco mosse a metà seduta, Milano +0,2%

Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee in linea con l’andamento dei principali futures di Wall Street, con l’attenzione degli investitori rivolta ai progressi nei colloqui sul debito statunitense, all’agenda macroeconomica e alle prospettive di crescita.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 27.290 punti. Poco sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+0,05%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,01%) e il Ftse 100 di Londra (+0,01%), in leggero ribasso invece il Cac 40 di Parigi (-0,1%).

Focus sull’incontro di oggi tra il Presidente Joe Biden e i leader del Congresso per confrontarsi su un innalzamento del tetto del debito al fine di scongiurare il default.

I progressi nei colloqui non hanno eliminato il rischio di mancato raggiungimento di un compromesso, con il segretario al Tesoro Janet Yellen che ha affermato che il dipartimento potrebbe rimanere senza risorse già dal 1° giugno.

Attenzione rivolta anche alle elezioni in Turchia, con il Presidente in carica Erdogan e il principale rivale, Kimil Kilicdaroglu, che andranno al ballottaggio il prossimo 28 maggio.

Nel Vecchio Continente, sul fronte macro, la stima preliminare per il Pil dell’Eurozona del primo trimestre 2023 indica un aumento dello 0,1% su base trimestrale, in linea con il consensus e la prima lettura. Il dato registra una crescita dell’1,3% su base annua, in linea con le attese e il dato precedente.

In Germania, invece, l’indice ZEW di maggio sulla fiducia degli investitori istituzionali ha riportato un severo calo a -10,7 punti, ben al di sotto dei -5 punti previsti dagli analisti e dai 4,1 punti registrati ad aprile. Il sottoindice relativo alla situazione corrente è sceso a -34,8 punti dai -32,5 punti della rilevazione precedente con le previsioni degli analisti che indicavano un valore di -37 punti.

I dati macro sul Pil e sull’indice ZEW tedesco arrivano all’indomani della revisione al rialzo da parte della Commissione Europea delle previsioni crescita dell’Eurozona per il 2023 e 2024, le quali indicano una crescita del PIL all’1,1% nel 2023 e all’1,6% nel 2024. Nello specifico per l’Italia, il Pil è previsto in crescita dell’1,2% quest’anno e dell’1,1% nel 2024.

Il contesto economico globale è altresì condizionato dallo stato di salute dell’economia della Cina che ha riportato una produzione industriale di aprile in crescita del 5,6%, al di sotto delle stime in doppia cifra degli analisti (+10,9%), mentre le vendite al dettaglio hanno segnato il +18,4% su base annua, in forte accelerazione rispetto al dato di marzo (+10,6%) ma al di sotto delle attese (+21,9%).

Sul forex, il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute, con l’euro/dollaro in crescita a quota 1,09 e il dollaro/yen è in calo in area 135,7. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in calo con il Brent (-0,6%) a 74,8 dollari e il Wti (-0,6%) a 70,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,15%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva la seduta di MPS (+4,8%), Erg (+2,4%) e Interpump (+1,9%), mentre arretra in particolare Telecom Italia (-1,9%), in scia ai rumor secondo cui Cdp starebbe pensando di abbandonare l’offerta per la rete fissa, Moncler (-1,3%) e Stellantis (-1%).