Mercati – Partenza debole per il Vecchio Continente, Piazza Affari a -0,03%

Partenza debole per le borse europee con l’attenzione degli investitori rivolta ai progressi nei colloqui sul debito statunitense, all’agenda macroeconomica e alle prospettive di crescita.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,03% a 27.237 punti, in flessione come il Cac 40 di Parigi (-0,2%), mentre oscillano intorno alla parità il Ftse 100 di Londra (+0,02%), il Dax di Francoforte (-0,01%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,01%).

Negli Usa il focus principale resta il debt ceiling e il rischio di default in cui il governo americano potrebbe incorrere qualora il limite al debito non fosse innalzato. È previsto per oggi un nuovo incontro fra il Presidente Biden, lo Speaker della Camera Kevin McCarthy e altri leader del congresso al fine di risolvere l’impasse, con le parti che sembrano più vicine in seguito ai negoziati andati avanti nel week-end fra i rispettivi team.

Attenzione rivolta anche alle elezioni in Turchia, con il Presidente in carica Erdogan e il principale rivale, Kemal Kilicdaroglu, che andranno al ballottaggio il prossimo 28 maggio.

Nel Vecchio Continente, intanto, la Commissione europea ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del 2023 e 2024. Le stime di primavera indicano ora per l’Area Euro una crescita del PIL prevista all’1,1% nel 2023 e all’1,6% nel 2024. Più in particolare per l’Italia, il Pil aumenterà dell’1,2% quest’anno e dell’1,1% l’anno prossimo.

Tra gli appuntamenti macroeconomici odierni da monitorare, in particolare, la lettura preliminare del PIL 1Q 2023 dell’Eurozona, le vendite al dettaglio e la produzione industriale di aprile degli Usa.

Nel frattempo, è emerso che nel Regno Unito il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a marzo si è attestato al 3,9%, al di sopra del 3,8% del consensus e della rilevazione di febbraio.

In Cina, ad aprile la produzione industriale è salita del 5,6% su base annua, risultando tuttavia inferiore alla previsione degli analisti (+10,9%). Sempre ad aprile, le vendite al dettaglio sono aumentate del 18,4% a/a, in forte accelerazione rispetto al dato di marzo (+10,6%) ma al di sotto delle attese (+21,9%).

Sul forex, l’euro/dollaro è poco mosso a quota 1,088 e il dollaro/yen è in calo in area 135,8. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in leggera flessione con il Brent (-0,1%) a 75,2 dollari e il Wti (-0,1%) a 71,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,13% (-5 bp).

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio STM (+1,8%) e Interpump (+1,1%), mentre arretra in particolare Telecom Italia (-4,9%), in scia ai rumor secondo cui Cdp starebbe pensando di abbandonare l’offerta per la rete fissa.