Salcef ha chiuso il primo trimestre 2023 con un fatturato di 160,4 milioni, in crescita del 49% rispetto al pari periodo del 2022.
Nello specifico, l’andamento dei ricavi è da ricondursi ad una crescita organica complessiva del 30% a cui si somma il contributo della Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie per 12,5 milioni (acquisita a dicembre 2022) e del ramo d’azienda del Gruppo PSC per 8,4 milioni (acquisizione effettiva a partire da maggio 2022).
La Business Unit Heavy Civil Works conferma la crescita più marcata grazie alle attività sulla linea AV/AC Verona-Padova mentre Track & Light Civil Works ed Energy, Signalling & Telecommunication registrano ricavi in aumento del 26,9% e 51,4% rispettivamente.
L’Ebitda è in aumento del 51,1% a 32,9 milioni, con la relativa marginalità in linea con le aspettative al 20,5%.
L’Ebit cresce del 67,8% a 22,4 milioni, nonostante maggiori ammortamenti per 2,1 milioni dovuti all’entrata in funzione di nuovi impianti e macchinari oggetto di investimento sia nel corso del 2022 che nei primi tre mesi del 2023.
L’utile netto di Gruppo adjusted sale del 50,5% a 13,8 milioni principalmente per effetto del maggiore Ebit e nonostante maggiori oneri finanziari adjusted e imposte sul reddito adjusted. Il valore dell’utile netto a € 14,3 milioni è in crescita di 9,0 milioni (+174,0%) rispetto al primo trimestre del 2022.
La posizione finanziaria netta adjusted al 31 marzo 2023 è positiva per 35,2 milioni, in miglioramento rispetto ai 26 milioni di fine 2022, principalmente per effetto della generazione di cassa di periodo, che ha più che compensato gli esborsi per il piano di acquisto di azioni proprie e per gli investimenti.
Il portafoglio ordini segna un nuovo record a 1,75 miliardi (1,7 miliardi al 31 dicembre 2022).
Alla luce dei risultati dei primi tre mesi dell’anno e della solidità del portafoglio ordini, sulla crescita dei volumi per il 2023 il management di Slcef conferma le attese comunicate nelle guidance di Gruppo. In assenza di ulteriori e non prevedibili peggioramenti del contesto geopolitico e della corsa inflazionistica, i valori di marginalità del Gruppo per il 2023 sono attesi sostanzialmente in linea con i valori riportati nei primi tre mesi dell’anno.