Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,5% rispetto al -0,1% del corrispondente europeo e al -0,4% del Ftse Mib.
Le borse europee hanno chiuso contrastate in linea con l’andamento dei principali listini USA, ove il focus principale resta il debt ceiling e il rischio di default in cui il governo americano potrebbe incorrere qualora il limite al debito non fosse innalzato. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,181%.
Tra le Large Cap del comparto ERG (+1,7%) e Hera (+1,0%) sono state le migliori mentre Snam (-0,7%) e Italgas (-0,8%) si sono posizionate in fondo al paniere di riferimento.
Terna (-0,6%) ha sottoscritto una ESG-linked Revolving Credit Facility per un importo complessivo di 1,8 miliardi, volta a rifinanziare la ESG Revolving Credit Facility sottoscritta il 23 aprile 2019 per un importo pari a 1,5 miliardi.
Tra le Mid Cap, Alerion Clean Power ha terminato le contrattazioni a +2,5%, Industrie De Nora a +0,9%, Ascopiave a +0,7%, Acea a +0,4% e Iren a -0,6%.
Dall’8 al 12 maggio 2023, Alerion Clean Power ha acquistato 6.000 azioni proprie al prezzo medio di 29,0179 euro ciascuna, per un controvalore complessivo di 174.107,50 euro.
Infine, tra le Small, i best performer sono stati AlgoWatt (+1,0%) e Plc (flat) mentre Acinque (-1,0%) è risultata la peggiore.
Negma Group Investment ha richiesto la conversione di 2 obbligazioni emesse nel contesto della terza tranche del prestito obbligazionario convertibile in azioni quotate EEMS (-0,3%) riservato, deliberato dall’Assemblea Straordinaria in data 24 ottobre 2022.