EnVent conferma su Dotstay il rating ‘neutral’ e il target price a 5,85 euro.
Dal giorno della quotazione – segnala lo studio – il titolo hanno registrato un +59% sul prezzo IPO di 3,77 euro, mentre l’indice Ftse Italia Growth è rimasto quasi piatto (-1%).
Dotstay, aggiungono gli analisti, “ha registrato ricavi FY22 per 375mila euro, +75% a/a, di cui 206mila da canoni di locazione, 89mila per servizi e 79mila euro da servizi di intermediazione immobiliare. Includendo le capitalizzazioni dei costi di ricerca e sviluppo e altri proventi, i ricavi sono stati pari a 413mila euro, in crescita del 48%. L’EBITDA è stato pari a -145mila rispetto a -17mila euro del FY21, decremento dovuto, secondo il management, ai maggiori costi di marketing, locazione e personale per lo sviluppo dell’operatività e per far fronte all’aumento degli immobili in gestione”.
Le relocation, come emerge dallo studio, sono aumentate nel 2022 e il trend positivo dovrebbe continuare anche nel 2023, nonostante l’instabilità economica. Il fenomeno della Great Resignation e alcune iniziative statali stanno favorendo i trasferimenti. Milano sta vivendo un boom di arrivi di lavoratori stranieri dopo la Brexit, grazie alle agevolazioni fiscali e al costo della vita.
Per il 2023 EnVent stima ricavi a 1,1 milioni, attesi continuare ad aumentare fino a 5,4 milioni nel 2027.
L’Ebitda dovrebbe ridurre il deficit a -27 mila euro nell’esercizio corrente per poi passare in territorio positivo nel 2024 e superare quota 1,3 milioni al termine del quinquennio in esame.
Gli esperti di EnVent stimano una perdita in calo nel 2023 a 118mila euro mentre prevedono utile di 12mila euro nel 2024, che dovrebbe proseguire la crescita fino a 838mila euro nel 2027.
Sul fronte patrimoniale, la cassa netta è attesa a circa 1,3 milioni nel 2023 e a 2,6 milioni al termine del periodo in esame.