Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
Giornata priva di direzione per i mercati azionari: il FTSE Mib segna un -0,1%, il Dax 30 un +0,3%, il Cac 40 un -0,1% e il FTSE 100 un -0,4%. Oltreoceano l’S&P 500 registra un +0,3% e il Dow Jones un +0,2%, come il Nasdaq.
Nel primo trimestre 2023 l’utile netto di Commerzbank (-4,5%) è arrivato a 580 milioni, quasi raddoppiando i 298 milioni dell’anno precedente. Il risultato è stato migliore delle stime degli analisti grazie all’aumento dei tassi di interessi. I ricavi risultano sostanzialmente stabili a 2,7 miliardi (2,8 miliardi l’anno scorso), dopo aver scontato accantonamenti e oneri legali all’attività in Polonia. I ricavi da interessi sono aumentati del 39% a 1,94 miliardi mentre le commissioni si sono attestate a 915 milioni, al di sotto dello scorso anno. Il risultato operativo è salito del 60% a 875 milioni.
Bank of America ha confermato il Buy su Western Alliance (+9,8%), affermando che l’istituto di credito regionale non è come le altre tre banche fallite.
Ubs Group (+0,9%) stima un impatto negativo di 13 miliardi di dollari derivante dagli aggiustamenti di valore delle attività e delle passività del gruppo nato dalla fusione con Credit Suisse (+1,2%). Ubs si attende anche 4 miliardi di dollari di potenziali contenziosi e costi derivanti dai deflussi. Ubs, tuttavia, ha anche stimato un guadagno una tantum derivante dal cosiddetto “avviamento negativo” di 34,8 miliardi di dollari acquistando Credit Suisse per una frazione del suo valore contabile. Il cuscinetto finanziario aiuterà ad assorbire le potenziali perdite e potrebbe dare una spinta all’utile del secondo trimestre se Ubs chiuderà la transazione il mese prossimo come previsto. Ubs ha detto che le stime sono preliminari e che i numeri potrebbero cambiare sostanzialmente in seguito.