Impiantistica (flat) – I conti e il buyback spingono Slacef (+2,3%) in cima al comparto

Nella seduta di ieri l’indice Ingegneria e Impiantistica ha riportato una variazione nulla come il corrispondente europeo e rispetto al -0,2% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso in territorio negativo mentre i principali listini americani scambiavano contrastati in un contesto di incertezza in attesa del meeting fra Biden e i leader del Congresso sul tetto del debito e dopo la pubblicazione dei dati macro. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è rimasto sui 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.

Tra le Large Cap Leonardo ha terminato le contrattazioni a +0,6% e Prysmian a -1,8%.

Tra le Mid Cap, Salcef ha segnato un +2,3%, Danieli & C un +1,5%, Fincantieri un -0,4% e Webuild un -0,9%.

Vard, controllata di Fincantieri, ha firmato il contratto per la progettazione e la costruzione di due nuovi Commissioning Service Operation Vessel (CSOV) a propulsione ibrido-elettrica per Purus Wind, società britannica specializzata nel trasporto di energia a basse emissioni di carbonio e infrastrutture a sostegno del settore eolico offshore. Il contratto prevede le opzioni per ulteriori due unità.

Salcef ha chiuso il primo trimestre 2023 con un fatturato di 160,4 milioni, in crescita del 49% rispetto al pari periodo del 2022.

Il Cda di Salcef ha avviato il programma di acquisto e disposizione di azioni proprie a seguito dell’autorizzazione concessa dall’Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023.

Infine, tra le Small, Trevi ha registrato un -2,0%.