Mercati – Borse europee miste a metà seduta, Milano -0,3%

Prosegue mista la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano positivi con l’attenzione verso l’inflazione dell’Eurozona e il dibattito sul debt ceiling statunitense.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% a 27.110 punti, sottotono come l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra scambia poco mosso (+0,03%), mentre guadagna terreno il Dax di Francoforte (+0,3%).

L’inflazione in Eurozona dà deboli segnali di rallentamento dopo che il dato pubblicato da Eurostat ha mostrato l’indice CPI in calo al +0,6%, al di sotto del consensus e del dato preliminare (entrambi a +0,7%). Su base annua l’indice ha confermato il preliminare e il consensus al 7% ma ha riportato un incremento rispetto al dato finale di marzo (+6,9%).

Nel frattempo, in Italia, i dati Istat indicano che a marzo la bilancia commerciale ha evidenziato un surplus di 7,541 miliardi, in aumento rispetto ai 2,095 miliardi di febbraio (rivisto da 2,108 miliardi).

Ad appesantire il sentiment dei mercati c’è ancora lo stallo sul tetto al debito statunitense che non è stato superato durante l’incontro di ieri tra il Presidente Biden e i membri del congresso, anche se le parti hanno individuato le persone alle quali affidare la trattativa.

Il rischio è che, qualora il tetto al debito non venisse alzato, gli Stati Uniti potrebbero incorrere nel primo default della loro storia già all’inizio del prossimo mese.

Sul forex, il biglietto guadagna terreno nei confronti delle altre valute, con il cambio con la moneta unica in calo a 1,083 e il dollaro/yen in risalita a quota 137. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in lieve rialzo con il Brent (+0,1%) a 75 dollari e il Wti (+0,1%) a 70,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,188%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva la seduta di Interpump (+2,3%), Stellantis (+1,1%) e Leonardo (+0,9%), mentre le vendite colpiscono Fineco (-2,2%), Diasorin (-1,6%) e MPS (-1,5%).