Mercati – Chiusura cauta per le borse europee, Piazza Affari invariata

I principali listini europei chiudono misti, mentre Wall Street procede in rialzo sui segnali distensivi sul debt ceiling.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.196 punti, sostanzialmente invariato. Chiudono in verde il DAX di Francoforte (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), mentre terminano in negativo il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il FTSE 100 di Londra (-0,4%). Oltreoceano, Nasdaq e Dow Jones guadagnano lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,5%.

Il focus principale continua ad essere il dibattito sul debt ceiling statunitense, con il Tesoro che ha ribadito che il governo americano potrebbe incorrere in default già il primo giugno qualora non venisse innalzato il limite al debito.

Tuttavia, in seguito all’incontro di ieri alla Casa Bianca, sono emersi segnali positivi da entrambe le parti, in particolare dallo Speaker della Camera, Kevin McCarthy, che ha affermato che un accordo è possibile entro fine settimana.

È stata inoltre cancellata la visita del presidente degli Sati Uniti in Papua Nuova Guinea e Australia, originariamente prevista a valle del G7 che si terrà in Giappone tra il 19 e il 21 maggio, a segnalare che una possibile svolta potrebbe arrivare presto.

Restando negli Stati Uniti, Western Alliance Bancorp (+12,2%) ha riportato depositi in crescita, favorendo un rally delle banche regionali. Fra gli altri titoli del settore, PacWest guadagna il 15,3%, Zions Bancorp e Comerica il 10,5% e l’11,2%.

Intanto nell’Eurozona, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato ad aprile un aumento del 0,6% su base mensile, leggermente al di sotto del dato preliminare (+0,7%) che aveva evidenziato un rallentamento rispetto al +0,9% di marzo. Su base annua, la rilevazione ha confermato il dato preliminare a +7%, in lieve accelerazione rispetto al mese precedente (+6,9%).

Con riferimento all’Italia, invece, dai dati Istat è emerso che a marzo la bilancia commerciale ha evidenziato un surplus di 7,541 miliardi, in forte miglioramento rispetto ai 2,095 miliardi di febbraio.

Intanto sul forex l’euro/dollaro scende a 1,083, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen sale a 137,5. Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio con il Brent (+2,0%) a 76,4 dollari e il Wti (+2,2%) a 72,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 185 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,186%.

Tornando a Piazza Affari, bene Iveco (+2,1%), Leonardo (+1,6%), Telecom Italia (+1,4%), MPS (+1,4%), mentre cedono terreno Diasorin (-3,8%), Amplifon (-2,3%), Campari (-2,0%), Finecobank (-1,8%).