Cembre – KT&Partners conferma ‘Add’ e alza il fair value a 36,5 euro (upside 15,6%)

KT&Partners ha confermato la raccomandazione “add” e alzato il fair value a 36,5 euro dal precedente 35,7 euro sul titolo Cembre, un valore che incorpora un potenziale upside del 15,6% rispetto ai corsi attuali.

Nel primo trimestre 2023 Cembre ha riportato ricavi per 57,8 milioni (+18,8% a/a), al di sopra delle stime di KT&Partners di 4,4 pp, un Ebitda di 17,8 milioni (+28,6%), con un’incidenza sui ricavi in crescita di 2,3 pp al 30,7% e un utile netto di 10,9 milioni (+31,8%),corrispondente a un net margin del 18,8% (16,9% nel 1Q22).

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta al 31 marzo 2023 è positiva per 10,7 milioni in calo rispetto ai 14,6 milioni al 31 dicembre 2022, per effetto di nuovi investimenti e un maggior assorbimento del capitale circolante netto a seguito del maggior fatturato.

A seguito della pubblicazione dei risultati del 1Q23 e le previsioni macroeconomiche del PIL 2023 migliori del previsto dei Paesi in cui il Gruppo è presente, gli analisti di KT&Partners hanno rivisto al rialzo i ricavi per il 2023 da 215,4 milioni a 219,4 milioni, per effetto di un maggior fatturato delle controllate in Spagna e Germania, e per il periodo 2022-2026, per cui è previsto una crescita dei ricavi ad un CAGR dell’11% (rivisto dall’8,9%) fino a raggiungere un valore di 301,6 milioni a fine periodo previsionale.

L’Ebitda per il 2023 è dato in rialzo a 61,6 milioni (da 59,8 milioni), con la relativa marginalità in aumento di 0,3pp, mentre per il periodo 2022-2026 l’Ebitda è previsto in crescita ad un CAGR del 12,2% (rivisto dal 9,8%) fino ad un valore di 86,5 milioni nel 2026.

Le stime dell’utile netto per il 2023 sono state riviste in aumento a 36 milioni (da 34,6 milioni), con una crescita ad un CAGR2022-2026 dell’11,9% (rivisto dall’8,8%), fino ad un valore di 50,1 milioni a fine periodo previsionale.

Infine, dal lato patrimoniale, le stime riviste di KT&P mostrano un peggioramento della PFN di 0,5 milioni, passando da una posizione di cassa netta nel 2023 di 16,9 milioni a una di 16,4 milioni, imputabile ad un assorbimento di cassa maggiore per capitale circolante netto per effetto del maggior fatturato considerato.