Giglio Group ha ricevuto, lo scorso 16 maggio, comunicazione dalla società di revisione BDO Italia con la quale quest’ultima ha rassegnato “irrevocabilmente le proprie dimissioni” dall’incarico di revisione legale dei conti.
Nel caso di specie, BDO Italia ha ritenuto che quanto manifestato nella PEC, pervenutagli lo scorso 11 maggio dalla società, circa l’erroneità e contrarietà alle norme riguardanti la decisione del revisore stesso di non esprimere il proprio giudizio sui bilanci 2022, così come comunicato il 14 maggio, “rileverebbe quale compromissione dell’indipendenza del revisore, tale da impedire la prosecuzione dell’incarico di revisione legale”.
In particolare, oltre a replicare alle contestazioni tecniche sollevate dalla società, BDO Italia deduce in sintesi che “ventilare attivazioni risarcitorie per il caso del mancato assoggettamento di BDO Italia a quanto pretendete integra senz’altro la circostanza idonea a giustificare le dimissioni per giusta causa dall’incarico di revisione. La straordinariamente grave vostra manifestazione – un vero e proprio aut aut – rileva infatti quale compromissione dell’indipendenza di BDO Italia per intimidazione e impedisce la prosecuzione dell’incarico di revisione”.
Analoghe dimissioni irrevocabili sono state contestualmente comunicate dalla società di revisione a tutte le altre società del gruppo Giglio pe le quali è titolare dell’incarico di revisione legale dei conti.
La società si riserva di fornire una puntuale risposta e contestazione alle note tecniche recate nella lettera di dimissioni di BDO Italia.
Quanto alla “intimidazione” asseritamente contenuta nella richiesta della società al revisore di riemissione della propria relazione, Giglio precisa sin da ora di ritenere erronea quanto infondata tale affermazione tenuto conto che la stessa Giglio, nel riservarsi ogni più appropriata iniziativa, “ha esclusivamente tutelato gli interessi sociali e i propri diritti in piena conformità alla normativa”.
Alla luce di quanto sopra esposto, la società si attiverà immediatamente per iniziare il processo per la selezione del nuovo revisore e per la convocazione senza indugio dell’assemblea degli azionisti, affinché la stessa, preso atto delle intervenute dimissioni, provveda a conferire l’incarico ad altra società di revisione secondo le modalità previste dalla normativa applicabile.
Si ricorda che “le funzioni di revisione legale continuano a essere esercitate … dalla medesima società di revisione legale fino a quando la deliberazione di conferimento del nuovo incarico non è divenuta efficace”.