Agatos – Perdita netta di 3,7 mln nel 2022, atteso valore della produzione a 89 mln nel 2026

Il Cda di Agatos ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Nell’esercizio il gruppo ha proceduto a consolidare per la prima volta Caraterra Società Agricola che detiene al 100% di Caraverde Energia, società acquisita il 4 agosto 2021 e proprietaria di un impianto di biogas da 1MW, rimesso in funzione nel 2022 e ad oggi operativo, che verrà riconvertito a biometano ai sensi del nuovo decreto biometano nel corso del 2023. Nell’attesa, l’impatto è stato di aumentare la PFN consolidata di 3,1 milioni e la perdita consolidata di 414mila euro.

Nel 2022 il Gruppo ha riportato un Valore della produzione di 17,3 milioni in aumento del 14% rispetto all’esercizio precedente.

L’EBITDA è passato in negativo per 1,1 milioni, con una variazione negativa di 1,35 milioni rispetto al surplus di 220mila euro del 2021. Depurandolo dalle sopravvenienze passive derivanti da esercizi precedenti, l’EBITDA normalizzato si attesta a -546mila euro;

Gli Oneri Finanziari migliorano a 1,1 milioni da 6,2 milioni del 2021 che comprende gli effetti della cessione del comparto minieolico avvenuta nel corso del 2021 e la svalutazione da impairment test del valore della partecipazione in Agatos Energia srl sempre avvenuta lo scorso esercizio.

Il conto economico chiude con una perdita netta di competenza del gruppo di 3,7 milioni in miglioramento rispetto a -13,2 del 2021. Questa perdita, come quelle del 2020 e 2021, per legge potrà essere spalmata su 5 esercizi e quindi verosimilmente coperta dagli utili futuri, come previsto nel Piano Industriale 2023-26, entro l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2027.

Dal lato patrimoniale, la PFN al 31 dicembre 2022 si esprime in 15,7 milioni, stabile rispetto al 2021, al netto del consolidamento di Caraterra/Caraverde per 3,1 milioni e l’emissione di obbligazioni “convertendo” per 2,4 milioni.

Alla luce dei ritardi dei decreti Biometano ed Agrivoltaico e dello stato attuale delle trattative con gli investitori, il management ha ritenuto opportuno posticipare alla seconda metà dell’anno 2023 i ricavi da cessione di TICA e autorizzazioni dei grandi impianti e da cessione delle autorizzazioni dei progetti di biometano precedentemente messi a budget nella prima metà del 2023. Inoltre, il gruppo ha dovuto tenere conto delle operazioni sulla struttura finanziaria del 2022 e dei primi mesi del 2023, diverse dalle ipotesi del Piano Iniziale.

Questo spostamento ha un impatto sui totali dell’anno in corso ma non sull’orizzonte di Piano 2023-26, come evidente dalle tabelle di sintesi sotto riportate, da cui emerge che per l’ultimo anno dell’orizzonte previsionale il Gruppo Agatos dovrebbe raggiungere un volume d’affari di 89 milioni, un Ebitda di 19 milioni e un utile netto di circa 12 milioni.

fonte: societaria

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