Fine Foods & Pharmaceuticals – “Una rigorosa politica ambientale verso un futuro sempre più sostenibile”

“Vogliamo prepararci a un futuro neutrale da un punto di vista climatico e vogliamo utilizzare le risorse naturali nella misura in cui esse potranno essere disponibili per la creazione di valore nel futuro”, spiega Marta Pettena, ESG Manager di Fine Foods & Pharmaceuticals. Parole che sintetizzano il senso profondo del tema “Ambiente”, uno dei sei pilastri portanti della Strategia di Sostenibilità del Gruppo, ovvero un piano concreto, fatto di azioni e progetti verso un futuro equo e sostenibile. Iniziative che vanno da quelle per la riduzione delle emissioni di CO2, a quelle per la gestione dei rifiuti e la circolarità delle risorse, la gestione dei consumi idrici, la tutela delle matrici ambientali aria e acqua fino alla protezione della biodiversità.

Il  tema “Ambiente” tra i pilastri della strategia di sostenibilità

Marta Pettena, ESG Manager del Gruppo

“Fine Foods si pone l’obiettivo di prepararsi a un futuro neutrale da un punto di vista climatico e intende utilizzare le risorse naturali nella misura in cui esse potranno essere disponibili per la creazione di valore nel futuro”.

Con queste parole si può esprime il senso profondo che l’Ambiente ricopre nella Strategia di Sostenibilità di Fine Foods e che ne costituisce uno dei sei Pilastri portanti, ovvero macro aree di impatto, insieme a Persone, Etica e Governance, Catena di Fornitura, Sviluppo del Territorio, Prodotti sostenibili.

Una strategia di Sostenibilità che è un piano concreto, fatto di azioni e progetti verso un futuro equo e sostenibile e che è parte integrante della strategia di sviluppo economico del Gruppo Fine Foods: con 206,9 milioni di ricavi derivanti dalla vendita di beni nel 2022 e l’10,1% di CAGR negli ultimi 10 anni, il Gruppo Fine Foods si presenta come una realtà in crescita e fortemente orientata al futuro.

In tal senso, il Gruppo ha creato ricchezza per i propri stakeholder, in particolare lungo la catena di fornitura (costi operativi), per i propri dipendenti (costi del personale), per la pubblica amministrazione, per gli azionisti (pagamenti ai fornitori di capitale) e per la collettività.

I principali driver alla base del pilastro “Ambiente”

“Sul fronte ambientale, siamo impegnati nel trovare soluzioni che ci permettano di utilizzare le risorse naturali nella misura in cui esse potranno essere disponibili per la creazione di valore nel futuro e nelle azioni per la riduzione del nostro impatto sul clima”.

Un approccio che si articola in diverse sotto aree a partire dalla Lotta ai cambiamenti climatici e uso efficiente dell’energia, all’Uso delle risorse idriche, alla Gestione dei rifiuti e circolarità delle risorse, Tutela dell’acqua e dell’aria fino alla protezione della Biodiversità.

In tema Ambiente, la strategia di sostenibilità al 2025 individua come fondamentali, tra i progetti strategici, il possesso da parte di tutti gli stabilimenti della certificazione del sistema di gestione ambientale conformemente allo standard ISO 14001, riconosciuto come lo standard per la certificazione di Sistema di Gestione Ambientale per organizzazioni di tutte le dimensioni. Gli stabilimenti di Zingonia e Brembate sono certificati ISO 14001 dal 2010.

Tra i driver è presente anche l’implementazione di misure per la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso una serie di azioni concrete e quindi di strategie innovative di decarbonizzazione dei prodotti/ processi.

Rilevanti, tra i progetti messi in campo da Fine Foods, anche quelli mirati alla riduzione dei consumi idrici nell’ambito del ciclo produttivo aziendale che prevede l’utilizzo di acqua sia come ingrediente dei prodotti (business unit cosmetica) che nei processi di lavaggio degli impianti per garantire l’assenza di cross-contaminazioni tra la produzione di un articolo e quello successivo.

Infine, tra i driver, figurano i progetti per diminuire la quota di rifiuti destinati a smaltimento mettendo, ancora una volta, al primo posto, la garanzia di protezione dell’ambiente e dei suoi abitanti.

L’impegno di Fine Foods nella tutela dell’ambiente e del clima

“In aggiunta a quanto già iniziato nel 2021, nel 2022 è stata approvata dal Comitato ESG la politica per la protezione del clima e dell’ambiente che, in continuità con l’attuale Politica HSE già definita nell’ambito del sistema di gestione ISO 14001 e ISO 45001, aggiorna e attua gli elementi che sono alla base dell’attuale strategia globale per un futuro sostenibile”.

“In particolare, Fine Foods si impegna a contribuire anche agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: energia pulita e accessibile (SDG7), consumo e produzione responsabili (SDG12), agire per il clima (SDG13)”.

La politica in oggetto si basa su tre pilastri a partire dalla tutela ambientale, che mette al primo posto la garanzia di protezione dell’ambiente e dei suoi abitanti nei territori su cui essa si insedia, attuando processi per la riduzione sistematica del proprio impatto sull’ambiente e adottando le migliori pratiche disponibili per garantire la tutela delle matrici ambientali – aria, acqua e suolo – e per evitare qualsiasi forma di inquinamento anche accidentale.

La tutela del clima rappresenta il secondo pilastro della suddetta policy con Fine Foods che, consapevole del problema legato agli attuali modelli di produzione di beni e di energia e del loro effetto sul clima, vuole essere parte della soluzione contribuendo a una transizione energetica coerente con il tema di ‘sviluppo sostenibile’, un concetto che prevede che debbano essere considerati in egual misura gli ambiti ambientale, sociale ed economico, che devono procedere di pari passo.

Infine, in tema ‘uso sostenibile delle risorse ed eco-progettazione’, come terzo pilastro, Fine Foods sottolinea quanto sia necessario considerare gli impatti ambientali fin dalla progettazione per ridurre a monte l’uso di materie prime non rinnovabili in favore di quelle rinnovabili. Inoltre, è utile progettare processi che permettano una riduzione dei consumi idrici ed energetici in collaborazione con gli attori lungo la catena di fornitura.

Tra le misure attuative, riportate nella Policy, Fine Foods ricorda le regole per effettuare acquisti sostenibili, le iniziative verso i dipendenti per diffondere una cultura aziendale per la tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile e le strategie per l’eco-progettazione dei prodotti.

Uno sguardo sui principali KPI e traguardi conseguiti

L’andamento degli indicatori di performance ESG è in generale molto positivo, con un miglioramento della quasi totalità degli indicatori in tutti i pilastri di sostenibilità identificati nella strategia del Gruppo.

Particolarmente interessante è la riduzione delle emissioni di CO2 registrata, sia in termini assoluti (-9%) che di intensità (-16%), grazie anche alla quantità di energia da fotovoltaico installata e gli interventi di efficienza energetica eseguiti.

Degno di nota, inoltre, è l’incremento del 20% a 371 MWh in termini di energia prodotta da fonti rinnovabili. Presso lo stabilimento di Zingonia, è presente un impianto fotovoltaico di 300 kW di potenza in grado di generare annualmente circa 300 MWh di energia. Nel settembre 2022 è entrato in funzione l’impianto fotovoltaico di Trenzano che, con 500 kW di potenza, è l’impianto più grande installato fino a oggi presso gli stabilimenti del Gruppo e che ha generato nell’ultimo trimestre del 2022 più di 61 MWh di energia. Infine, l’impianto di 50 kW di potenza installato a Brembate è entrato definitivamente in funzione negli ultimi mesi dell’anno.

In termini di consumi idrici, Fine Foods è costantemente impegnata in attività per permettere una riduzione degli stessi tra le quali la standardizzazione dei processi di lavaggio e l’installazione di contatori per ciascuna linea. Da segnalare, tra i KPI, la riduzione di Intensità di acqua prelevata per le BU Food e Pharma a 192 mc acqua/Mln Euro (- 26 mc acqua/Mln Euro rispetto al 2020).

Nella Gestione dei rifiuti e nella circolarità delle risorse, nel 2022 Fine Foods ha registrato una quota pari al 13% di rifiuti inviati a recupero rispetto al totale, mentre, considerando unicamente i rifiuti solidi, i rifiuti destinati a recupero ammontano a ben il94%.

I target sul pilastro “Ambiente” e le prossime iniziative

Relativamente al pilastro ‘ambiente’, aggiunge la ESG Manager, “Fine Foods si pone prima di tutto come attore attivo nella lotta contro i cambiamenti climatici e in quest’ottica il Gruppo ha iniziato il suo percorso verso la decarbonizzazione, calcolando la propria carbon footprint, installando impianti per l’auto-produzione di energia da fonti rinnovabili e definendo le future attività per ridurre ulteriormente il suo impatto sul clima”.

“Siamo lieti di annunciare che già dall’inizio del 2023 il 100% della componente di ‘energia elettrica’ acquistata dalla rete proviene unicamente da fonti rinnovabili certificate da idonee Garanzie di Origine”.

“Oltre a tale impegno, l’azienda opera in modo tale da minimizzare i rifiuti prodotti e, laddove non fosse possibile evitare la loro produzione, riducendo al massimo il loro invio a smaltimento privilegiando sistematicamente l’invio a recupero dei residui e scarti in uscita dal processo produttivo”.

Inoltre, “la riduzione dell’uso delle risorse idriche è uno degli obiettivi che Fine Foods vuole raggiungere e a tal fine i consumi sono puntualmente monitorati”.

All’interno del nostro piano strategico di sostenibilità è prevista infatti l’implementazione di progetti ad hoc per la riduzione dei consumi idrici e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse in un’ottica di economia circolare. Tali attività verranno portate avanti parallelamente a campagne di sensibilizzazione su tematiche di educazione ambientale destinate a tutti i dipendenti”.

“Tra i target al 2025, in tema ‘Ambiente’, conclude Pettena, “figurano l’avvio di almeno due campagne di sensibilizzazione su tematiche di educazione ambientale e consumo responsabile, di almeno un progetto all’anno per la riduzione rispettivamente dei consumi idrici e dei rifiuti inviati a smaltimento, oltre all’impegno per far sì che il 100% di aziende del gruppo siano certificate ISO14001 e per il proseguimento della formazione dei dipendenti sulla policy ambiente e dei lavori verso l’allineamento dei target di decabornizzazione con quelli basati sulla scienza”.