Imprendiroma – Ricavi a 36,1 milioni (+75%) ed Ebitda a 6,6 milioni (+90%) nel 2022

Il 2022 è stato un anno di crescita importante per Imprendiroma, approdata all’EGM di Borsa Italiana in un esercizio in cui il valore della produzione balzato del 123% a 47 milioni mentre l’Ebitda margin si è mantenuto al di sopra del 20%, soffrendo di alcuni elementi di costo esogeni. Progressi, ricorda il Ceo Guerino Cilli,  conseguiti grazie alla capacità di execution della strategia messa a punto per diventare operatore di riferimento nel ruolo di general contractor nel business dell’efficientamento energetico degli edifici. Una strategia che ora guarda con sempre più attenzione anche alle potenzialità di sviluppo internazionale.  

Imprendiroma è tra i primari operatori in Italia nell’ambito della rigenerazione urbana e recupero di strutture immobiliari. Il Gruppo, composto dalla holding operativa Imprendiroma e da 4 società controllate, con un team di oltre 250 persone offre in modo integrato un ampio portafoglio di servizi nell’ambito della rigenerazione urbana, con progetti caratterizzati da un elevato contenuto energetico ed elevati standard qualitativi e architettonici, con un approccio innovativo e una gestione aziendale improntata alla Sostenibilità e ai principi ESG. Noi ci occupiamo dell’esecuzione diretta dell’opera, con interventi edili e manutentivi caratterizzati da un approccio artigianale e dall’affidabilità garantita da standard di eccellenza certificati; Arimondi Immobiliare è la società che si occupa delle attività di sviluppo immobiliare “in proprio” e Next Factory si occupa della gestione amministrativa dei progetti di efficientamento energetico per conto terzi; H501 City Hub, punta a divenire riferimento nella progettazione di interventi complessi di ristrutturazione («deep retrofitting») per edifici ad uso commerciale, culturale, abitativo o direzionale, rivolti prevalentemente ad investitori istituzionali.

Guerino Cilli, Amministratore Delegato di Imprendiroma delinea l’andamento del 2022

Il 2022 si è chiuso in significativo progresso; chiediamo a Guerino Cilli, il commento dei numeri appena approvati dal consiglio di amministrazione:

“I risultati sono ampiamente  in linea con le nostre aspettative e con i dati già  comunicati agli investitori in fase di Ipo e nelle ricerche pubblicate. Nell’ambito del backlog che avevamo comunicato al mercato in quella sede, abbiamo un valore della produzione di oltre i 47 mln che rappresenta circa un terzo di quel valore; dato che si parametra in funzione dell’avvio delle commesse. Ci aspettavamo di trasformarne un terzo in fatturato e così è stato mentre gli altri due terzi rappresentano commesse che sono state avviate nel 2023 e verranno per la maggior parte finalizzate entro la fine di quest’anno”.

Guerino Cilli, Ad di Imprendiroma

La marginalità è scesa nel 2022 pur rimanendo sopra il 20% per una serie di elementi straordinari

“L’Ebitda, pari a quanto avevamo visto nel 2021, differisce da quello prospettato al mercato per una serie di eventi esogeni tra cui l’aumento del costo delle materie prime e il  maggior costo del denaro che ha comportato un maggior costo per il mercato dell’acquisto dei crediti di imposta.

“Possiamo inoltre dire che il 20% di ebitda, e anche qualche punto in più che dovremmo vedere nel 2023, sia un livello ottimo che si avvicina alle marginalità delle società attive nei servizi. E’ un dato che manterremo e sul quale siamo sereni per gli anni futuri. Sull’Ebitda del 2022 hanno  inciso in modo rilevante anche i costi di quotazione che hanno gravato per un paio di punti”.

L’approccio al 2023 rimane sereno grazie ad un rapporto con il mondo del credito che rimane costruttivo.

“L’accesso al mercato del credito e alla cessione dei crediti d’imposta non è stato un problema per noi perché siamo una delle pochissime aziende che continuano ad avere accesso al mercato di vendita dei crediti d’imposta. Ci sono stati rinnovati i plafond da due primarie banche e l’intero backlog è coperto da questi plafond.

Imprendiroma ha comunicato che il  backlog commesse al 31 marzo 2023 ammonta a 165,3 milioni, evidenziando un significativo incremento del valore delle commesse già avviate che ammontano a 135,1 milioni, distribuite su n. 72 progetti, rispetto a un valore di commesse già avviate al 31 dicembre 2022 pari a 121,5  milioni (su n. 63 progetti).

“Il backlog comunicato è un elemento dinamico che dipenderà molto anche  dalle novità normative che si succederanno nei prossimi mesi e che potrebbero portarci a procrastinare alcuni lavori per coglierne altri opportunisticamente”.

Strategia di crescita

Imprendiroma intende continuare a cogliere le opportunità del mercato di riferimento dell’efficientamento energetico degli edifici in Italia.

“Il nostro percorso per la creazione di valore è chiaro e lineare perché noi”, precisa Guerino Cilli, : “Siamo esposti e stiamo crescendo in un mercato di nuova concezione, che è quello dell’efficientamento energetico. Settore del quale, fino al 2020, quasi non si parlava. E’ un mercato di nuova concezione che ha avuto bisogno, come tutti i nuovi mercati, di un booster economico da parte dello stato; questo si è tradotto nel 110% con la possibilità di fare sconto in fattura ma è un mercato che grazie a questa notevole spinta ha avuto modo di consolidarsi. Comincia a crescere la consapevolezza stessa dei benefici di queste iniziative e come riporta una primaria testata economica si sta cercando di dirottare parte dei fondi del Pnrr su altri progetti tra i quali il sostegno, tramite il credito di imposta, al mercato dell’efficientamento energetico.

“Un mercato nel quale abbiamo importanti potenzialità di sviluppo” prosegue il Ceo di Imprendiroma. “Così come nel 2022 anche nel 2023 opereremo solo come “general contractor”, recependo la richiesta della clientela, progettandone  l’intervento di riqualificazione, per poi  seguire la parte economico  finanziaria dell’operazione e realizzare l’intervento. La nuova normativa sul codice degli appalti quando incontrerà le esigenze del pnrr, renderà necessario il general contractor anche per la pubblica amministrazione ovvero di soggetti in grado, partendo da un masterplan, di gestire tutte le fasi dell’operazione. Processo in cui siamo particolarmente qualificati e bravi”.

Ampliare l’offerta di servizi acquisendo nuove competenze specifiche e un’altra via perseguita dalla società:

“Stiamo portando anche avanti una strategia di m&a per poter coprire tutta l’offerta che inizialmente non riguardava il nostro core specifico. E pensiamo di essere a buon punto. Tutta la nostra produzione del 2022 si è basata su efficientamento energetico e, guardando anche ai nostri numeri, si vede come tale nuovo approccio al mondo della riqualificazione immobiliare abbia contribuito non solo negativamente all’economia del paese. Al di là degli incentivi il driver dell’efficientamento sarà un elemento supportivo che dovrebbe proseguire al di là delle varie modifiche che gli stati andranno ad apportare. Il mercato della riqualificazione rimarrà comunque centrale”.

Nel mese di febbraio del 2023, Imprendiroma ha comunicato un accordo per l’acquisizione del ramo d’azienda F.D.M. Costruzioni srl specializzata nel restauro e nella manutenzione di immobili sottoposta a tutela in materia di beni culturali e ambientali.

Contesto di mercato

Il contesto di mercato si sta muovendo e per la Società sarà un driver di lungo termine alimentato anche da una domanda sempre più sensibile all’argomento.

“Siamo consapevoli che la direttiva europea sull’efficientamento energetico del parco immobiliare verrà recepita a metà  dell’anno: diventerà cogente e dovrà essere recepita dagli stati membri” continua Cilli: “E’ interessante anche l’analisi secondo cui la clientela sta sempre più orientando la propria ricerca verso immobili efficientati.  Anche il mercato dei finanziamenti sta concependo mutui rivolti a questo ambito per sostenere l’efficientamento degli immobili. Un mercato che si sta, dopo le turbolenze iniziali, sempre più stabilizzando. La nostra strategia si inserisce in questo contesto. Abbiamo acquisito molta credibilità sul mercato dell’efficientamento energetico. Mercato sul quale abbiamo puntato e nel quale, in questi due anni, pensiamo di essere diventati un punto di riferimento per i vari stakeholders sia istituzionali che corporate. Questo ci porta ad avere una visione rosea sul futuro sempre attenti ad ogni novità normativa per intercettare ogni opportunità.

Nuove iniziative

Imprendiroma il 22 marzo scorso ha comunicato di essere stata inserita nel progetto con Assocamerestero per lo sviluppo e l’intenazionalizzazione nei paesi del golfo denominato Italian Flair: Building and Furnishing’s Italian Companies in the Gulf 2023/24.

“Indubbiamente per noi è il momento di capitalizzare quello che abbiamo fatto dal 2008 ad oggi. Guardare a mercati esteri che ricercano Made in Italy, con un approccio più specifico ai temi Esg e dell’efficienza. I mercati esteri sono di sicuro interesse e  siamo consci che c’è richiesta; siamo stati inseriti nel progetto dalla Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti  e l’internazionalizzazione dei paesi del Golfo negli Emirati Arabi dopo una attenta selezione ritenendo che il mercato locale richiedesse le specificità del nostro attivo”.

Outlook 2023

Nel comunicato relativo all’approvazione del bilancio consolidato Imprendiroma ha rivisto l’indicazione le stime di Ebitda di cui al Documento di ammissione alla quotazione in cui indicava un Ebitda medio del 35-40% per il biennio 2022-23 indicando un margine superiore al 20% e sui livelli del 2022.

Le attese sul 2023 riflettono un mercato ricettivo, un backlog corposo e con la prospettiva di recuperare qualche punto sulla marginalità.

Guerino Cilli: “Tra 21 e 22 abbiamo avuto un forte mutamento dello scenario globale che ci ha permesso di mantenere l’ ebitda su valori assolutamente in linea. Avevamo prospettato ebitda differenti che oggi, con uno scenario consolidato, ci permette di prevedere per il 2023 un ebitda in linea e migliore del 2022. Non abbiamo nel 2023 costi straordinari, come i costi di quotazione, i prezzi delle materie prime stanno scendendo, il mercato dell’acquisto dei crediti si sta stabilizzando permettendoci anche di guadagnare qualche punto percentuale; il tipo di buisiness si è consolidato e concentrato  sull’efficientamento energetico. Anche il valore della progettazione rappresenta un valore sostanziale a supporto dell’Ebitda. Evidenziando le due anime dell’azienda, quella dell’impresa industriale, quella dell’impresa di servizi. Sostanzialmente concorrono in modo stabile a comporre l’outlook 2023”.

Il titolo dopo la quotazione ha sofferto passando dai 5 euro della quotazione a circa 4 euro

“Abbiamo la fortuna di avere un mercato retail che pesa poco ma che in questo periodo ha inciso sul corso del titolo. Ribadisco che grazie al’evoluzione normativa il mercato ha assunto un ruolo fondamentale nell’ambito immobiliare, si nuovo ma che ormai prescinde dagli aiuti normativi e che si andranno necessariamente a rinnovarsi nel futuro”.

I risultati in dettaglio

I risultati del 2022 evidenziano una significativa crescita del fatturato da 21,2 milionia oltre 47 milioni con un miglioramento in termini assoluti della marginalità passata da 4,9 milioni  a 9,4 milioni. Il calo della marginalità in termini percentuali è da ricondursi ad elementi esogeni che non si riproporranno nel 2023 come i costi relativi alla quotazione che hanno pesato per circa 2 punti percentuali.

Il patrimonio netto è pari a 16 milioni in crescita dai 4,4 milioni del 2021. La posizione finanziaria è positiva a fine esercizio 2022 per 3,6 milioni.

Imprendiroma si è quotata nel Luglio 2022 a 5 euro per azione raccogliendo 6 milioni. Il primo giorno di quotazione è stato mercoledì 20 Luglio 2022. Il flottante è pari al 10,71%.

Nel comunicato stampa di approvazione dei risultati dell’esercizio 2022 la società ha comunicato un backlog di commesse contrattualizzate per il biennio 2022-2023 di 165,3 milioni distribuiti su 63 progetti di cui 47 già avviati alla data del 30 settembre 2022.

Le proiezioni degli analisti

Alla luce delle performance 2022 gli analisti di Envent hanno rivisto le loro stime alla luce del backlog confermato per il periodo 2023-25 e un’attesa diminuzione della marginalità precedentemente prevista dopo il 2025. Il target price è stato portato dagli analisti di Envent a 5,84 euro dal precedente 6,62 euro.

Il target è stato costruito sul metodo dello sconto dei flussi di cassa attesi su un periodo di 15 anni. Il wacc (weigh of average cost of capital) utilizzato è del 9,7% e contempla un tasso freee risk del 3.7%, un market premium dell’ 8,1%

Sulle attuali valutazioni il potenziale di apprezzamento risulterebbe superiore al 50%.

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