Mercati – Avvio in rosso per gli eurolistini con Milano a -0,9%

Partenza in rosso per le borse europee con l’attenzione che resta sul tetto al debito statunitense e sui segnali provenienti dalle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,9% a 26.939 punti, debole come l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%), il Dax di Francoforte (-1%), il Ftse 100 di Londra (-1%) e il Cac 40 di Parigi (-1,1%).

Manca ancora l’accordo per alzare il tetto al debito dopo l’ultimo incontro tra il Presidente Biden e lo Speaker della Camera, Kevin McCarthy. Nonostante le parti abbiano definito produttivo il loro colloquio, si stringono i tempi per arrivare a una risoluzione legislativa entro il primo giugno, la deadline indicata dal Segretario del Tesoro Yellen per evitare un possibile default sulle obbligazioni del governo americano.

In tema di banche centrali, focus anche sulla prossima riunione della Fed del 13-14 giugno, con le probabilità di un aumento dei tassi di interesse intorno al 23%. Resta ancora alta la possibilità di un taglio dei tassi nella seconda parte dell’anno, mentre si è quasi del tutto azzerata la probabilità di un secondo taglio prima della fine dell’anno.

Qualche indicazione in più arriverà in serata con la pubblicazione delle minute del Fomc, mentre è atteso il discorso della presidente della Bce, Christine Lagarde.

Sul fronte macro, è emerso che ad aprile, secondo il dato finale, gli ordinativi di macchine utensili in Giappone hanno registrato un -14,4% su base annua in linea con la rilevazione preliminare. Il dato finale di marzo indicava un -15,2% anno su anno.

Atteso per la mattinata l’indice che misura la fiducia delle aziende in Germania, l’Ifo, per il mese di maggio.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a quota 1,078 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen in area 138,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 77,4 dollari e il Wti (+0,9%) a 73,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 187 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,37%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Mediobanca (+3,1%), che ha approvato le linee guida del piano 2023-2026 che punta tra l’altro a una crescita del 70% nella remunerazione degli azionisti sino a 3,7 miliardi, arretrano invece soprattutto Leonardo (-4,7%), Interpump (-2,4%), Pirelli (-2,2%) e CNH (-2,1%).