Mercati – Borse europee accelerano al ribasso, Milano -2,4%

Accelera al ribasso la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano poco mossi, con l’attenzione che resta sul tetto al debito statunitense e sui segnali provenienti dalle banche centrali.

A Milano il Ftse Mib cede il 2,4% a 26.520 punti, debole come il Ftse 100 di Londra (-1,6%), il Cac 40 di Parigi (-1,6%), il Dax di Francoforte (-1,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,3%).

I policymakers di Washington non sono ancora riusciti a trovare un accordo per aumentare il tetto del debito, con meno di due settimane prima che il governo degli Stati Uniti vada in default.

In tema di banche centrali, alcuni investitori cominciano a sostenere che la Fed non fermerà la stretta monetaria nel meeting di giugno, prevedendo un ulteriore aumento del costo del denaro che porterebbe il benchmark al di sopra dell’intervallo attuale tra il 5% e il 5,25% e segnando il dodicesimo incremento consecutivo da marzo 2021.

Le preoccupazioni dei mercati provengono dai dati sull’inflazione del Regno Unito che hanno mostrato un balzo su base mensile dal +0,8% di marzo al +1,2% di aprile, con gli analisti che si aspettavano un rallentamento al +0,7%. Ad allarmare i mercati è però ancora il dato core, che esclude le componenti più volatili come cibo ed energia e che ha accelerato dal +6,2% di marzo al +6,8% su base annua.

La Bank of England, pertanto, sembra essere decisa ad aumentare ancora una volta i tassi di interesse il mese prossimo, molto probabilmente al 4,75% dal 4,50%.

In Eurozona, invece, qualche indicazione in più arriverà dal discorso nella serata di oggi della presidente della Bce, Christine Lagarde.

Sempre sul fronte macro, in Germania a maggio l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 91,7 punti, inferiore al consensus (93 punti) e al dato del mese precedente (93,4 rivisto da 93,6).

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a quota 1,079 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen in area 138,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,9%) a 78,2 dollari e il Wti (+2,1%) a 74,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 186 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,31%.

Tornando a Piazza Affari, uniche note positive a metà seduta i titoli di Mediobanca (+1,8%), che ha approvato le linee guida del piano 2023-2026 che punta tra l’altro a una crescita del 70% nella remunerazione degli azionisti sino a 3,7 miliardi, e Prysmian (+1,2%). Arretrano pesantemente soprattutto Bper (-5,4%), MPS (-5,1%), Unicredit (-4,8%) e Pirelli (-4,7%).