Assogestioni – Raccolta netta negativa per 7 mld nel 1Q 2023; patrimonio gestito + 50 mld t/t

I dati definitivi della Mappa Trimestrale Assogestioni mostrano un lieve recupero della
raccolta netta rispetto a quanto prospettato dalle letture mensili, che si attesa a fine marzo
a -7 miliardi rispetto a -8,9 miliardi preliminari.

A crescere di quasi 50 miliardi, invece, il patrimonio gestito, salito a 2.257 miliardi a
fine marzo dai 2.210 miliardi a fine dicembre 2022, grazie principalmente a un effetto
mercato positivo.

Tale spinta è relativa in particolare ai fondi aperti, che con un patrimonio di 1.100 miliardi
pesano per quasi il 49% delle masse e forniscono la fotografia del mondo retail, con un
bacino di quasi 12 milioni di italiani, come emerso dal recente aggiornamento
dell’Osservatorio Sottoscrittori dell’Ufficio Studi.

“Anche durante il primo trimestre di quest’anno l’andamento del patrimonio è stato
determinato da due spinte di segno opposto – spiega Alessandro Rota, direttore Ufficio
Studi, Assogestioni -. Considerando i soli fondi aperti, rileviamo una raccolta netta
negativa, anche se per un valore modesto pari a -3,7 mld euro, mentre l’effetto mercato è
stato del +2,7% in base alle nostre stime, merito soprattutto delle buone performance del
comparto azionario, che hanno determinato una crescita del patrimonio di circa 30 mld
euro”.

Dallo spaccato della raccolta per categorie si nota il trend positivo dei fondi azionari, che
hanno continuato ad attrarre nuove sottoscrizioni come per tutto il 2022, totalizzando
+2,84 miliardi.

Virano nettamente in positivo i prodotti obbligazionari che, dopo i -1,65 miliardi del 4Q 2022, hanno raccolto 2,96 miliardi. Sono invece rimasti in negativo i bilanciati
(-3 miliardi) e i flessibili (-5,18 miliardi).

Rota commenta: “Il ritorno della raccolta sui fondi obbligazionari segnala un rinnovato
interesse degli investitori italiani per dei prodotti che oggi, dopo i forti rialzi dei tassi del
2022, tornano ad offrire cedole interessanti”.

Il dettaglio della mappa trimestrale evidenzia anche la preferenza per i fondi italiani (+735
mln) rispetto a quelli di diritto estero (-4,4 miliardi).

I dati definitivi includono anche il resoconto sui PIR che, nel primo trimestre, hanno totalizzato 720 milioni di deflussi, di cui 779 milioni afferenti ai PIR ordinari a fronte dei +58 milioni raccolti dai PIR alternativi, per un patrimonio promosso complessivo di 19,34 miliardi.

Infine, la mappa ha censito una raccolta in positivo di 1,26 miliardi per i fondi Articolo 8 SFDR e di 360 milioni per quelli Articolo 9 SFDR.

Per quanto riguarda le gestioni di portafoglio, che pesano per oltre il 47% delle masse, il
bilancio del 1Q 2023 è stato pari a -4,29 miliardi, determinato soprattutto dai 5,77 miliardi di deflussi registrati dalle gestioni di prodotti assicurativi. Altri 2 miliardi di deflussi istituzionali, non afferenti a mandati previdenziali né assicurativi, sono invece riconducibili a movimenti interni ai Gruppi societari rientranti nel perimetro della rilevazione.