La compagnia nazionale Kenya Airways (KQ) è la prima compagnia aerea a usare SAF (Sustainable Aviation Fuel) fornito da Eni per un volo di lungo raggio.
KQ parteciperà all’iniziativa Sustainable Flight Challenge (TSFC) di SkyTeam, una sfida amichevole tra le compagnie dell’alleanza SkyTeam.
Il Boeing 787-800 (B787-8) Dreamliner, decollato oggi dall’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi in direzione di Amsterdam Schipol, è il primo volo di Kenya Airways alimentato anche con il carburante sostenibile per l’aviazione di Eni Sustainable Mobility.
Per questo volo, il JetA1 viene miscelato con Eni Biojet prodotto nella raffineria di Livorno distillando le bio-componenti prodotte nella bioraffineria di Gela.
Eni Biojet contiene il 100% di componente biogenica ed è idoneo ad essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale (JetA1) fino al 50%.
KQ collabora con Eni a un percorso per l’utilizzo di carburante avionico sostenibile per i suoi voli al di fuori del Paese: il volo Nairobi-Amsterdam alimentato con SAF permette a KQ di avere un vantaggio competitivo nel continente.
“La fornitura di Eni Biojet all’aeroporto di Nairobi è un passo importante per Eni Sustainable Mobility perché conferma come l’azienda possa sostenere, anche in ambito internazionale, compagnie aeree come Kenya Airways nel proprio percorso di decarbonizzazione” dichiara Stefano Ballista, Ad di Eni Sustainable Mobility.
Dal 2025, per tutti i voli in partenza dagli aeroporti europei, una quota di SAF sarà obbligatoria.
Per questo KQ sta lavorando per trarre vantaggio dall’attuale diffusione dei carburanti sostenibili per l’aviazione, in conformità con la direzione indicata dall’Unione Europea con il regolamento ReFuelEU Aviation che stabilisce obiettivi di miscelazione dei carburanti tradizionali con carburanti più sostenibili in quantità crescenti.
Dal 2024 le bioraffinerie di Venezia e Gela inizieranno la produzione di Eni Biojet a partire da materie prime rinnovabili che arriverà a oltre 200 mila tonnellate/anno.
Questo obiettivo richiede un’importante fornitura di materie prime per la quale Eni sta sviluppando sia una filiera in Kenya per la raccolta degli UCO (oli di cucina esausti), lavorando con aziende e operatori del settore food e contribuendo a gestire un rifiuto alimentare in un’ottica di economia circolare, sia una rete di agri-hub in Kenya e altri Paesi africani, per produrre oli vegetali da terreni marginali che non sono in competizione con la produzione alimentare.
Eni Sustainable Mobility e Kenya Airways stanno lavorando a un accordo più ampio per una collaborazione a lungo termine.