Mercati – Europa viaggia sottotono, Piazza Affari rallenta a -0,3%

Le borse europee viaggiano sotto la parità nel pomeriggio mentre Wall Street procede perlopiù positiva sostenuta dalla guidance sui ricavi di Nvidia e dal boom legato all’intelligenza artificiale.

A Milano il Ftse Mib rallenta, rispetto a metà seduta, con un -0,3% a 26.440 punti, giù come il Ftse 100 di Londra (-0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,1%). Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,4% mentre il Dow Jones è in calo dello 0,2%.

Il sentiment rimane appesantito dalla questione del debito USA con Fitch che ha messo il rating americano AAA sotto osservazione, con implicazioni negative, in quanto, pur attendendosi una risoluzione prima della deadline del 1° giugno, ritiene che siano aumentati i rischi di un mancato innalzamento del tetto.

Parole che, secondo la Casa Bianca, rafforzano la necessità di un accordo bipartisan e che rappresentano un’ulteriore prova che il default non è un’opzione.

Occhi anche sulle banche centrali all’indomani delle pubblicazione delle minute relative alla riunione della Fed di maggio. Il documento ha evidenziato come i policy maker si siano dichiarati propensi a sospendere gli incrementi dei tassi di interesse nel meeting di giugno a causa dell’aumento delle incertezze sulle prospettive, suggerendo nel contempo che i membri dell’istituto non sono ancora pronti a porre fine alla loro lotta contro l’inflazione persistente.

Sempre in tema banche centrali, si rafforzano le aspettative che la Bank of England continuerà ad aumentare i tassi di interesse in scia all’inflazione del Regno Unito oltre le attese annunciata ieri.

Pesano sul fronte macro anche le preoccupazioni per l’entrata della Germania in recessione tecnica dopo due trimestri consecutivi di PIL in calo, e, per quanto riguarda la Cina, la perdita di slancio dell’economia e i persistenti problemi finanziari nel settore immobiliare.

Dati recenti suggeriscono che la crescita del prodotto interno lordo cinese quest’anno sarà più vicina all’obiettivo del governo fissato a circa il 5%, contrariamente alle aspettative, formulate a inizio anno, che prevedevano un ampio superamento delle stime.

Sempre dal lato macro, intanto la seconda rilevazione preliminare sul PIL americano nel primo trimestre ha evidenziato una crescita dell’1,3% anno su anno, al di sopra della prima rilevazione preliminare (+1,1%).

Sul Forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,071, mentre il dollaro/yen risale a 139,6. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-2,5%) a 76,4 dollari e il Wti (-2,7%) a 72,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala di circa due punti in area 184, con il rendimento del decennale italiano al 4,32%. Stamane, intanto, il Tesoro ha collocato titoli biennali per l’intera offerta di 2,75 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva la seduta di Fineco (+2,2%), seguita da Unicredit (+1,9%), Interpump e Moncler, entrambe +1,3%, mentre arretrano Tenaris (-2,8%), Telecom (-2,5%) ed Eni (-2,2%).