MERCATI USA – Prosegue la fase di correzione

Wall Street mette a segno la terza seduta consecutiva con segno negativo, innervosita dalle schermaglie bipartisan sul “debt ceiling”.

Il mercato azionario non dubita infatti che un accordo venga sicuramente raggiunto, ma ne teme le conseguenze economiche che potrebbero essere penalizzanti in termini di spesa pubblica, sia in caso di riduzione che di ulteriore estensione visto che il debito sovrano domestico sfiora ormai i 32 trilioni di dollari.

L’unica lieve notizia positiva della giornata risiede nella capacità degli indici di chiudere non sui minimi intraday dimostrando ancora la volontà di non rinunciare al trend rialzista.

Dow Jones e S&P500 chiudono allineati in calo dello 0,7% con il Nasdaq (-0,6%) anch’esso sugli stessi livelli. Quasi doppia, al contrario, la discesa del Russell 2000 (-1,2%).

In after hours, il colosso dei semi conduttori Nvidia guadagna il ventiquattro per cento, in scia alla pubblicazione dei dati trimestrali molto apprezzati dal mercato.

VIX ancora in deciso rialzo di oltre otto punti percentuali di nuovo al di sopra della soglia dei venti punti a quota 20,05.

Sul mercato obbligazionario riparte l’ascesa dei rendimenti con il Tbond che guadagna tre punti base al 3,72%.

Giornata molto negativa per la gran parte delle materie prime, ad eccezione del petrolio. L’oro nero si apprezza infatti di quasi il due per cento superando quota 74 dollari al barile. Seduta molto complicata, invece, per il rame che cede oltre il tre per cento.

Prosegue il trend discendente anche dei due principali metalli preziosi – oro ed argento con il metallo più nobile che cede quasi un punto percentuale e l’argento poco meno del due. In calo sugli stessi livelli anche platino e palladio.

Sul mercato valutario il dollaro prosegue la fase di rafforzamento nei confronti dell’euro apprezzandosi di un’altra mezza figura fino a 1,073.