Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Seduta di vendite per le Borse dell’Eurozona in una giornata in cui sia Londra che Wall Street sono chiuse: il FTSE Mib segna un -0,5%, il Dax 30 un -0,3% e il Cac 40 anch’esso un -0,3% (i prezzi delle piazze di Londra e New York si riferiscono alla chiusura di venerdì 26 maggio).
La scorsa settimana è proseguito il rimbalzo dei prezzi del petrolio: il Brent è salito a 76 USD, mentre il WTI è stato scambiato a circa 72 USD al barile. Sebbene il sentiment generale rimanga abbstanza avverso asset rischiosi, il greggio ha comunque beneficiato di alcune buone notizie, in particolare negli Stati Uniti. Le scorte di petrolio sono infitte diminuite di circa 12,5 milioni di barili, mentre gli economisti si aspettavano un aumento di 1,9 milioni di barili. Inoltre, gli ultimi dati sulle perforazioni dagli USA confermano il rallentamento del numero di impianti in esercizio: i produttori statunitensi stanno quindi optando per la cautela nel medio termine, mentre gli osservatori si aspettano un mercato petrolifero più dinamico nella seconda metà dell’anno.
Nella seduta odierna sono in calo sia le quotazioni del Wti (-0,3%) a usd 72,59 che quelle del Brent (anch’essa a -0,3%) a usd 76,65.
Rina, multinazionale attiva nell’ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, ed Eni (flat) hanno firmato un accordo con l’obiettivo di sviluppare iniziative congiunte per contribuire al processo di transizione energetica e decarbonizzazione delle rispettive attività con particolare attenzione al settore del trasporto navale. L’intesa prevede il coinvolgimento delle due aziende per sviluppare l’utilizzo nel settore navale di biocarburante Hvo (Hydrogenated Vegetable Oil) prodotto da Eni nelle bioraffinerie di Venezia e Gela e di altri vettori energetici, come ad esempio idrogeno e ammoniaca ‘blu’ o ‘verde’ provenienti da materie prime biogeniche, rinnovabili o di scarto non in competizione con la filiera alimentare.
TotalEnergies (flat) ha rinnovato per 20 anni della licenza di produzione del blocco OML 130 situato a 150 km al largo della costa della Nigeria, contenente i prolifici giacimenti di Akpo ed Egina, entrati in esercizio rispettivamente nel 2009 e nel 2018.