Iniziative Bresciane – Procede con decisione nell’execution del piano industriale

Il Gruppo bresciano, tra i principali operatori a livello nazionale nel settore delle energie rinnovabili con focus specifico sugli impianti idroelettrici di medie e piccole dimensioni (inferiori a 3MW), ha dimostrato anche nei primi mesi del 2023 la sua capacità di execution del piano industriale, proseguendo con decisione l’attività di investimento, nonostante il non facile contesto esterno, imprimendo un’accelerazione ai progetti in corso di sviluppo.

Ne ha parlato Alberto Rizzi, Direttore Generale di Iniziative Bresciane (INBRE), in un’intervista rilasciata a Market Insight.

Anzitutto, per quanto concerne l’importante investimento in Toscana, il Progetto “fiume Arno” – le 12 centrali idroelettriche in titolarità della partecipata Iniziative Toscane, con potenza di concessione complessiva di circa 9.520 kW – “tra marzo e aprile abbiamo messo in esercizio i primi 2 impianti (Compioppi e Incisa)”, spiega Rizzi.

Inoltre, “più di recente, abbiamo ultimato la realizzazione di altre 2 centrali per le quali siamo attesa della connessione alla rete elettrica nazionale”.

Nel frattempo, aggiunge il DG, “gli altri impianti del project in Toscana sono in stato avanzato di lavorazione e, stando al cronoprogramma, prevediamo la conclusione dell’investimento entro la fine del primo semestre del 2024”.

Dal punto di vista operativo, “grazie a nuova forza lavoro, abbiamo impresso un’accelerazione alle opere edili dei cantieri in corso, che ci ha consentito di recuperare in parte i ritardi dovuti al Covid, e alla mancanza di mano d’opera, in parte assorbita dalle attività connesse al Superbonus 110%”. Inoltre, “per quanto riguarda la parte elettromeccanica, le turbine – il cuore delle centrali idroelettriche – sono pronte e verranno inghisate progressivamente con il completamento delle opere edili, per poi procedere con i necessari collaudi”.

Rimanendo in Toscana, il Gruppo registra passi avanti anche in relazione alla neoacquisita Arno S.r.l.. Infatti, nel corrente mese di maggio, la società ha presentato alle Autorità competenti il progetto di variante della centrale da 4,5 GWh annui attesi sita in Località San Giovanni alla Vena Vicopisano (PI) e nel Comune di Calcinaia (PI). E ora, puntualizza il manager, “l’iter concessorio e di autorizzazione unica dovrebbe presto prendere avvio: ci attendiamo possa essere concluso subito dopo l’estate”.

Parallelamente, la società ha acquisito l’iter concessorio di un secondo impianto sempre sul fiume Arno.

“Nel complesso quindi – prosegue Rizzi con soddisfazione – confermiamo il ruolo della Regione Toscana per il nostro business, quale asset strategico importante, dal momento che la diversificazione geografica consente di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, diversamente impattanti per intensità nei territori di competenza. E ciò a testimonianza di quanto la decisione strategica di puntare sulla diversificazione geografica degli impianti del Gruppo si sia rivelata vincente”.

Nel frattempo, il Gruppo procede con il proprio piano industriale anche in Lombardia, dove sta completando gli iter relativi alle iniziative sul fiume Oglio, in capo alla ex controllata Iniziative Oglio ora fusa in INBRE. “Per alcuni impianti – precisa il DG – siamo in attesa del decreto per l’autorizzazione unica, funzionale all’avvio dei lavori, per altri invece stiamo concludendo l’iter concessorio”.

Sempre in Lombardia, novità anche dal punto di vista del perimetro del Gruppo INBRE. A inizio maggio, infatti, la società ha sottoscritto con il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca – ente concessionario di concessione di derivazione delle acque nel fiume Serio – il contratto preliminare per la cessione dell’intera partecipazione detenuta in Iniziative Bergamasche, pari al 50% del capitale sociale, per un corrispettivo di 7,25 milioni. Il closing dovrebbe avvenire nel mese di giugno.

Iniziative Bergamasche è proprietaria di 3 impianti idroelettrici sul fiume Serio, nei Comuni di Albino e Nembro, per una potenza di concessione complessiva pari a 0,747 MW, impianti gestiti quale sub-concessionaria del Consorzio acquirente.

Alla base di questa decisione vi sono più fattori che hanno convinto INBRE – che diversamente è solita assumere il ruolo di acquirente, proprio nella visione strategica di costruire un business solido caratterizzato da una presenza stabile e duratura – a concludere l’operazione.

Anzitutto, spiega il manager, “l’uso idroelettrico della sub-concessione di cui è proprietaria Iniziative Bergamasche è subordinato alle necessità irrigue del Consorzio di Bonifica; in secondo luogo, il valore economico della compravendita ci ha pienamente soddisfatti”.

Le risorse originate da tale operazione “verranno indirizzate a favore dello sviluppo complessivo del business del gruppo e contribuiranno alla riduzione della posizione finanziaria netta”.

Il tutto in un contesto meteorologico in via di miglioramento. Infatti, conclude Alberto Rizzi, “dopo la carenza di precipitazioni che ha segnato il primo trimestre 2023, ad aprile e maggio abbiamo assistito a un recupero della piovosità, soprattutto lungo l’arco alpino e nella pianura padana, dove le falde e i maggiori corsi d’acqua hanno superato i livelli dello scorso anno. Cosa che ci fa ben sperare per i prossimi mesi in termini di produzione idroelettrica”.

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