Obbligazioni – Tassi europei in deciso ribasso, più contenuti i cali dei benchmark Usa

Mattinata in deciso ribasso per i tassi europei e cali più contenuti per i benchmark americani con il sentiment che resta diviso tra banche centrali, debito Usa e segnali macro.

I principali listini continentali viaggiano deboli con il Ftse Mib a -0,5%.

A condizionare il clima contribuiscono i commenti di alcuni funzionari della Fed a partire dalle parole del presidente della Federal Reserve di Richmond, Thomas Barkin, che ha affermato di essere alla ricerca di segnali che la domanda si stia raffreddando e che l’inflazione negli Stati Uniti diminuirà. L’omologa di Cleveland, Loretta Mester, ha dichiarato di non vedere alcun “motivo convincente” per sospendere gli aumenti dei tassi di interesse, in particolare sulla scia dell’accordo sul limite del debito.

Al riguardo, gli investitori sono in attesa del relativo voto odierno alla Camera dei Rappresentanti e del conseguente esito al Senato nei prossimi giorni, in vista soprattutto del 5 giugno, data che, secondo il segretario al Tesoro Janet Yellen, rappresenta il termine oltre il quale gli Stati Uniti rischiano il default.

Pesano intanto sul sentiment anche i segnali provenienti dalla Cina con un indice Pmi manifatturiero sceso, oltre le attese, a maggio a 48,8 punti dopo i 49,2 punti di aprile e a fronte dei 49,5 punti stimati degli analisti, alimentando le incertezze sulla ripresa dell’economia del Paese asiatico.

Sempre sul fronte macro, in Europa, è emerso che l’indice CPI francese preliminare di maggio si è attestato a -0,1% su base mensile, rispetto al +0,3% del consensus e dopo il +0,6% del dato finale di aprile. Anno su anno il dato registra un incremento del 5,1% rispetto al +5,5% stimato dagli analisti e al +5,9% della lettura precedente.

Il Pil francese è aumentato dello 0,2% t/t nel primo trimestre (lettura finale), in linea con il consensus e la lettura preliminare. Su base annua ha registrato un incremento dello 0,9% a fronte di un +0,8% stimato dagli analisti e del dato preliminare.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, nel primo trimestre 2023 (dato finale) il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,6% su base trimestrale, oltre il consensus e il dato preliminare (+0,5% entrambi). Il dato su base annua mostra un incremento dell’1,9%, anche in questo caso superiore al +1,8% del dato precedente e del consensus.

Infine, secondo le stime preliminari, a maggio l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un progresso dell’8,1% su base annua, in rallentamento rispetto ad aprile (+8,7%) e contro attese di +7,5%. Su base mensile, il dato segna un aumento dello 0,3%, rispetto al +0,9% del mese precedente (rivisto da +1%) e al -0,2% del consensus.

Tornando all’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale cala al 4,06% (-11 bp), con uno spread a 181 punti, mentre oltreoceano il tasso del T-Bond scende di 5 bp al 3,65%.