RES – Valore della Produzione +11,1% a 17,9 mln nel 2022 pro-forma

Il Cda di RES, società che opera da oltre 30 anni nel settore della Circular Economy e della sostenibilità ambientale, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2022 e i risultati consolidati pro forma 2022.

I risultati economici al 31 dicembre 2022 non sono rappresentativi dell’effettiva performance del gruppo in quanto lo stato economico consolidato 2022 comprende anche, per il periodo dal 1 gennaio al 7 settembre 2022, costi e ricavi dell’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti, fuoriuscita dal perimetro a seguito della scissione. Inoltre, essendo il 2022 il primo anno di redazione del bilancio consolidato, non è presente un bilancio comparativo riferito all’anno precedente.

Il conto economico consolidato 2022 mostra un valore della produzione pari a 22,48 milioni. L’EBITDA ammonta a 1,62 milioni (EBITDA margin del 7,2%) con un EBIT di 0,33 milioni. L’utile netto di gruppo si è attestato a 1.413 euro.

Venendo ai risultati pro-forma 2022, la società segnala che sono stati predisposti per rappresentare retroattivamente gli effetti: i) della scissione parziale proporzionale di RES avvenuta in data 8 settembre 2022, mediante costituzione delle due beneficiarie Smaltimenti Sud e RES Energia; ii) dell’acquisto della partecipazione in Valerio Energie ed Energia Isernia, avvenuto in data 24 marzo 2022 e iii) dell’acquisto della partecipazione in RES Energia avvenuto in data 29 dicembre 2022.

In dettaglio, il Valore della Produzione è pari a 17,9 milioni, in aumento dell’11,1% rispetto a 16,1 milioni del 2021. Una dinamica riconducibile principalmente all’aumento dei ricavi caratteristici relativi all’attività di trattamento dei rifiuti presso gli impianti della società.

Rispetto al dato registrato nel 2021 si registra una crescita dei ricavi da conferimenti agli impianti TMB (+15,8%) e di selezione (+180,9%), mentre i ricavi da conferimenti in discarica sono sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (-1,8%).

Rispetto al dato registrato a fine 2021, l’incidenza dei ricavi relativa ai conferimenti presso i due impianti di selezione di Pozzilli e l’impianto di TMB sul totale dei ricavi è aumentata dal 52,2%% del 2021 al 64,34% del 2022, mentre l’incidenza dei ricavi da conferimenti in discarica è scesa dal 26,6% del 2021 al 23,3% del 2022. Inoltre, l’incidenza dei ricavi da vendita Materiali riciclabili scende del 7,4% nei due periodi considerati.

L’andamento dei ricavi riflette una scelta industriale dalla società, che già a partire dalla fine del 2021 ha progressivamente focalizzato il ciclo industriale dei rifiuti verso il recupero energetico, incrementando significativamente la produzione di CSS (+61,3% rispetto al 2021) e riducendo al contempo il ricorso alla discarica come forma di smaltimento finale per i cicli di lavorazione interni.

L’EBITDA adjusted si attesta a 3,320 milioni, rispetto a 4,573 milioni del 2021 (27,4%) con il relativo margine al 18,5% (28,4% nel 2021). La minore marginalità rispetto al 2021 è in parte riconducibile a delle scelte industriali del Gruppo che, a fronte del significativo incremento della produzione di CSS e del minor ricorso alla discarica per la messa a dimora dei rifiuti trattati, ha visto crescere conseguentemente i costi di smaltimento presso terzi, e a fattori esogeni quali l’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti che hanno prodotto un significativo aumento dei costi energetici e di trasporto nel corso dell’esercizio 2022. Inoltre, la marginalità del 2022 risente anche di una serie di costi connessi alle operazioni straordinarie di riorganizzazione del Gruppo effettuate nel corso dell’esercizio e propedeutiche alla quotazione in Borsa.

L’EBIT ammonta a 1,738 milioni, rispetto a 2,175 milioni del 2021 (-20,1%).

L’Utile netto di Gruppo è pari a 1,440 milioni rispetto a un utile realizzato nell’esercizio precedente di 1,515 milioni (-5,0%).

Al 31 dicembre 2022 la Posizione Finanziaria Netta adjusted cifra in 3,989 milioni, in aumento rispetto a 3,215 milioni di fine 2021 (+24,1%).

Il Cda propone la distribuzione di un dividendo unitario di 0,01 euro, pari a 126.992 euro complessivi, che se approvato dalla prossima assemblea sarà messo in pagamento a partire dal 12 luglio 2023, con stacco cedola il 10 luglio. 

Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, il management sottolinea come la profonda riorganizzazione societaria avvenuta nel corso del 2022, seguita dalla quotazione sul mercato Euronext Growth Milan a inizio maggio hanno gettato le basi per la futura crescita della società nel medio periodo. La Società, infatti, anche grazie alle risorse rivenienti dalla quotazione, in questi mesi sta portando avanti con grande determinazione gli investimenti nel sito di Pettoranello previsti dal piano industriale, che le consentiranno già entro la fine del 2023 di completare la prima fase del progetto di realizzazione di un polo industriale della plastica.

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