Mercati – Borse europee accelerano al rialzo a metà seduta, Milano +1,9%

Le borse europee accelerano al rialzo a metà seduta in scia all’andamento dei futures di Wall Street con l’attenzione che resta sul debito statunitense e sull’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,9% a 26.526 punti, bene come l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%), il Dax di Francoforte (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).

A tenere alto il morale dei mercati c’è stata, nella giornata di ieri, l’approvazione a larga maggioranza (314 voti favorevoli e 117 contrari) da parte della Camera dei Rappresenti degli Stati Uniti del disegno di legge che sospende il tetto al debito fino al 2025, allontanando così il rischio di un possibile default degli Usa.

Oggi l’accordo deve ancora passare al Senato a maggioranza democratica per poi essere firmato dal presidente Joe Biden per entrare in vigore.

In attesa del job report di venerdì, intanto, resta alta l’attenzione anche sulle mosse della Banca centrale americana, con gli investitori che stanno soppesando la prospettiva di una pausa negli aumenti dei tassi di interessi nel meeting di giugno.

Il governatore della Fed Philip Jefferson ha affermato che la banca centrale è incline a mantenere i tassi di interesse costanti a giugno per valutare le prospettive economiche. Le sue osservazioni sono state riprese dal presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker.

In Europa, restando in tema banche centrali, il membro del Consiglio Direttivo della Bce, Olli Rehn, ha dichiarato che l’Eurotower non ha intenzione di abbassare i tassi di interesse prima che la crescita dei prezzi al consumo core non rallenti in maniera significativa.

Sul fronte macro sono emersi alcuni dati significativi sullo stato di salute delle principali economie europee.

Notizie incoraggianti sul fronte inflazione in Eurozona dove i prezzi al consumo hanno riportato una variazione nulla su base mensile (dato preliminare), in rallentamento rispetto al +0,6% di aprile e inferiore alle stime degli analisti (+0,2%). Su base annua il CPI si attesta al +6,1% a fronte del +7% di aprile e del +6,3% stimato dagli analisti.

L’indice Core, al netto di componenti più volatili come cibo ed energia, mostra a maggio un incremento su base tendenziale del 5,3% inferiore al consensus (+5,5%) e a fronte del +5,6% di aprile.

La lettura finale dell’indice PMI manifatturiero tedesco di maggio si è attestata a 43,2 punti, al di sopra del consensus e del preliminare (entrambi a 42,9 punti). Superiore alle attese e al dato preliminare (entrambi a 44,6 punti) anche il PMI manifatturiero dell’Eurozona che ha riportato un valore di 44,8 punti.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro si mantiene in area 1,069 e il cambio tra il biglietto verde e lo yen sale a 139,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (-0,2%) a 72,4 dollari e il Wti (-0,3%) a 67,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 179 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,08%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue brillante la seduta di Recordati (+5,2%), Mediobanca (+3,6%) e MPS (+3,3%), su cui Moody’s ha migliorato l’outlook da stabile a positivo.