Mercati – Chiusura tonica per le borse europee, Piazza Affari la migliore a +2%

I principali listini europei chiudono in progresso, mentre Wall Street procede in territorio positivo dopo l’avvio in ribasso, sullo sfondo di una fitta agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 26.575 punti, in rialzo del 2%. Chiudono in guadagno anche l’IBEX 35 di Madrid (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1,2%), il FTSE 100 di Londra (+0,6%) e il CAC 40 di Parigi (+0,5%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,7%, il Dow Jones lo 0,4%.

Sentiment nel Vecchio Continente sostenuto particolarmente dai dati sull’inflazione, con i prezzi al consumo (CPI) dell’Eurozona in rallentamento, a maggio, al +6,1% (preliminare), a fronte del +7% del mese precedente e del +6,3% del consensus. Su base mensile, il CPI si è rivelato stabile rispetto ad aprile, rispetto al +0,6% del mese scorso e al +0,2% delle attese. Meglio del previsto anche l’indice core, sceso al +5,3% dal +5,6% di aprile, rispetto al +5,5% atteso.

Sempre nell’Eurozona, la lettura finale dell’indice PMI manifatturiero per il mese di maggio ha evidenziato un miglioramento oltre il dato preliminare e le attese, pur restando al di sotto del valore di aprile.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, disoccupazione lievemente in calo ad aprile al 6,5% dal 6,6% del mese precedente, dinamica simile a quella italiana, con il dato in leggera riduzione al 7,8% (7,9% a marzo).

Negli Stati Uniti, primo ostacolo superato per l’approvazione al Congresso dell’accordo sul debt-ceiling, grazie a 314 voti favorevoli alla Camera contro 117 contrari. Si passerà ora al voto in Senato, a maggioranza democratica.

In attesa del Job Report di domani, dalla fitta agenda macro di oggi sono emersi dati sull’occupazione che confermano la resilienza del mercato del lavoro americano. Segnali opposti sull’andamento economico sono invece giunti dai dati sull’attività manifatturiera, rivelatasi in flessione oltre le attese.

Intanto sul forex l’euro/dollaro sale a 1,074, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen scende a 138,8. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,7%) a 74,5 dollari e il Wti (+3,2%) a 70,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 177 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,02%.

Tornando a Piazza Affari, bene Recordati (+4,8%), Unicredit (+4,6%), Intesa Sanpaolo (+3,5%), Prysmian (+3,2%), mentre arretrano Moncler (-2,3%), Inwit (-0,5%), Nexi (-0,1%).