Mercati asiatici – Seduta mista, acquisti in particolare sul Giappone

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura positiva di venerdì a Wall Street.

In Cina, Shanghai è invariata e Shenzhen cede lo 0,1%. Bene Hong Kong (+0,5%) e Giappone con Nikkei a +2,2% e Topix +1,7%.

Oltreoceano, il Dow Jones ha segnato un rialzo del 2,1%, lo S&P500 dell’1,5% e il Nasdaq dell’1,1%.

Gli investitori restano intenti a monitorare le indicazioni provenienti dall’agenda macroeconomica e dalle banche centrali.

Il job report statunitense diffuso venerdì scorso ha mostrato segnali di rallentamento del mercato del lavoro a maggio nonostante la ripresa delle assunzioni. Dati che hanno rafforzato i concetti espressi dal presidente della Fed Jerome Powell e da altri funzionari dell’istituto americano secondo cui sarebbe necessario prendersi più tempo per valutare i dati in arrivo e le prospettive di evoluzione prima di aumentare nuovamente i tassi.

Tuttavia il complessivo miglioramento del quadro macroeconomico contribuisce a sostenere la fiducia che le banche centrali potranno proseguire nel loro contrasto all’inflazione evitando il rischio di recessione.

Sullo sfondo si ravvivano, intanto, le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina dopo la collisione sfiorata tra una nave di Pechino e l’altra di Washington nello stretto di Taiwan. Il Pentagono ha espresso preoccupazione per le mosse aggressive delle forze armate cinesi in Asia mentre Pechino ha difeso le azioni della nave ritenendo che i cosiddetti pattugliamenti in nome della “libertà navigazione” da parte degli Usa siano una provocazione.

Sul forex, il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,069 mentre il dollaro/yen risale a 140,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,5%) a 77,3 dollari e il Wti (+1,6%) a 72,9 dollari al barile dopo la decisione dell’Arabia Saudita di tagliare, su base volontaria, la produzione da 10 a 9 milioni di barili al giorno.