Diasorin – Sanzioni da Consob per violazione obblighi di comunicazione di informazioni privilegiate, ricorso per annullamento

Diasorin comunica che la Consob ha applicato una sanzione amministrativa pecuniaria nei confronti della società per complessivi 100.000 euro in relazione alla contestata violazione degli obblighi informativi previsti dall’articolo 17, comma 1, del “Regolamento MAR” e, muovendo dai medesimi presupposti circa la presunta natura privilegiata delle informazioni oggetto della sanzione amministrativa applicata nei confronti della società,
ha anche sanzionato l’amministratore delegato Carlo Rosa.

La sanzione applicata alla società – spiega una nota – si riferisce alle informazioni rese note al mercato con i comunicati stampa diffusi dalla stessa Diasorin il 10 marzo 2020 e il 7 aprile 2020 relativi al completamento degli studi per il lancio, rispettivamente, di un test molecolare e di un test sierologico per la diagnosi e l’identificazione della risposta immunitaria al SARS-CoV-2, informazioni che – secondo la prospettazione di CONSOB – la società avrebbe dovuto classificare come privilegiate.

Al riguardo, la società sottolinea, fra l’altro, come, nel periodo di riferimento, il suo
comportamento “sia stato coerente con il passato, in quanto lo sviluppo di nuovi prodotti
non era mai stato trattato come informazione privilegiata, nonché allineato a quello tenuto
da tutti gli altri operatori diagnostici del mercato europeo, tenuti all’osservanza del
Regolamento MAR, che egualmente non hanno qualificato come privilegiate le informazioni
relative al lancio di test diagnostici per il COVID-19 contenute nei propri comunicati stampa
diffusi nel medesimo periodo”.

Sulla base dell’analoga contestazione circa la presunta natura privilegiata delle informazioni, relative, nello specifico, al completamento degli studi per il lancio del test sierologico, la Consob ha inoltre applicato nei confronti di Carlo Rosa, “per presunta comunicazione illecita di informazione privilegiata, una sanzione amministrativa pecuniaria di 20.000 euro e la conseguente sanzione amministrativa accessoria obbligatoria consistente nella temporanea interdizione dallo svolgimento di funzioni di amministrazione, direzione e controllo di società quotate, per due mesi”.

In ogni caso, “va ribadito che a Carlo Rosa non viene contestata alcuna operazione di acquisto o di vendita di azioni DiaSorin, né tantomeno viene contestato di avere, anche indirettamente, operato o sollecitato altri ad operare sui titoli della Società in maniera illecita”.

La società ha già impugnato il provvedimento sanzionatorio ad essa riferito e Carlo Rosa procederà tempestivamente ad impugnare, dinanzi alla competente Corte d’Appello di Milano, il provvedimento sanzionatorio che lo riguarda, al fine di ottenerne l’annullamento.

Con il ricorso nell’interesse di Carlo Rosa sarà anche formulata la richiesta di immediata sospensione dell’efficacia della sanzione amministrativa interdittiva accessoria.

Carlo Rosa, in attesa della pronuncia da parte dell’Autorità Giudiziaria, si atterrà al provvedimento interdittivo emanato nei suoi confronti dalla Consob. In ogni caso, il CdA conferma che “il sistema di governance e di deleghe adottato dalla società è idoneo a garantire la piena operatività del business”.

L’unanimità del CdA, ritenendo che la società “abbia operato nel rispetto della normativa vigente, rinnova la sua totale fiducia nel proprio amministratore delegato e confida nella rapida e positiva conclusione del procedimento avanti l’Autorità Giudiziaria Ordinaria con l’accoglimento delle impugnazioni proposte”.