Wall Street tenta inizialmente un nuovo allungo ad inizio seduta con lo S&P500 che sfiora i 4.300 punti, ma ritorna sui suoi passi durante la giornata chiudendo poco sotto la parità (-0,2%), non lontano dai minimi intraday.
Gli indici più penalizzati ieri sono stati quelli che venerdì avevano realizzato i maggiori guadagni: il Russell 2000 (-1,2%) ed il Dow Jones (-0,6%).
Tra i titoli principali, in evidenza i cali di Intel e 3M, entrambi di oltre il quattro e mezzo per cento.
VIX ancora negativo di un punto e mezzo percentuale a quota 14,75.
Mercato obbligazionario poco movimentato con il rendimento del Tbond che sale di un punto base al 3,71%.
Tra le materie prime giornata incerta, scandita dalla forza del dollaro che ha penalizzato alcune di loro. In particolare, il petrolio che è partito di slancio (+2%) salendo al di sopra dei 73,5 dollari al barile, ma ha terminato la seduta invariato a quota $72.
Risalgono la china, invece, i due principali metalli preziosi i quali partono ancora negativi, ma invertono la rotta e chiudono in progresso entrambi di oltre un punto percentuale.
Sul mercato valutario, il dollaro prosegue la fase di rafforzamento iniziata ad inizio settimana salendo a 1,069 nei confronti dell’euro. Nuovo record storico negativo per la lira turca che scivola a 21,15 rispetto al biglietto verde.