Mercati asiatici – Senza una direzione univoca con il sentiment diviso tra segnali contrastanti

Andamento contrastato per i principali listini asiatici dopo la chiusura perlopiù in frazionale rialzo di Wall Street.

Cina poco mossa con Shanghai +0,2% e Shenzhen a -0,1%. Bene Hong Kong (+1,1%)  mentre il Giappone è negativo con Nikkei a -1,5% e Topix a -1%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha chiuso a +0,4%, lo S&P500 a +0,2% e il Dow Jones in parità.

Nel complesso il sentiment si divide, da un lato, tra la speranza di nuovi stimoli economici in Cina e dei segnali positivi sul fronte geopolitico, dall’altro lato tra le incertezze sulla crescita globale e sulle prossime mosse delle banche centrali.

Gli operatori si attendono ulteriori aiuti governativi per sostenere la tiepida ripresa del gigante asiatico dopo che le autorità hanno chiesto alle maggiori banche del Paese di abbassare i tassi sui depositi.

Nel frattempo, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha in programma di visitare la Cina nelle prossime settimane, fornendo margini di miglioramento nelle difficili relazioni tra Washington e Pechino.

Per contro, pesano le dichiarazioni della Banca Mondiale, la quale ha affermato in un report che l’economia globale si trova in una situazione precaria in quanto i forti aumenti dei tassi di interesse colpiscono le attività e rendono vulnerabili i paesi a basso reddito.

Resta nel contempo l’attenzione sulle banche centrali mentre tra gli operatori crescono le aspettative che la Federal Reserve manterrà i tassi stabili durante la riunione di giugno, senza tralasciare l’ipotesi di aumenti successivi.

Sul forex, il cambio euro/dollaro oscilla a quota 1,068 mentre il dollaro/yen scivola in area 139,2. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 75,8 dollari e il Wti (-0,6%) a 71,3 dollari al barile.