Mercati – Listini europei poco mossi a metà seduta, Milano sulla parità (+0,03%)

Prosegue perlopiù in flessione la seduta delle borse europee in scia all’andamento dei principali futures di Wall Street, con lo sguardo degli operatori sempre rivolto alle mosse delle banche centrali e all’agenda macroeconomica.

A Milano, il Ftse Mib oscilla intorno alla parità (+0,03%) a 27.282 punti, in denaro l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), mentre scambiano in modesto ribasso il Cac 40 di Parigi (-0,2%),  il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Gli operatori sono alla ricerca di ulteriori segnali sui futuri movimenti dei tassi di interesse da parte dell’Eurotower che potrebbero arrivare dal discorso del Vicepresidente della banca centrale europea Luis de Guindos nella giornata di venerdì. La Bce si riunirà la prossima settimana per definire la propria decisione sulla propria politica monetaria.

Oltreoceano, la maggior parte degli investitori ritiene che la Federal Reserve si asterrà dall’aumentare il costo del denaro nel meeting di giugno, soprattutto dopo che i dati di giovedì hanno riportato un aumento delle richieste dei sussidi di disoccupazione oltre le aspettative (261mila unità vs 235mila unità attese), segnalando un raffreddamento del mercato del lavoro statunitense.

In Turchia, la lira turca è scesa ai minimi storici contro il dollaro a 23,47 lire per USD, dopo che il Presidente Erdogan ha nominato l’ex banchiere statunitense Hafize Gaye Erkan alla guida della banca centrale del paese.

La decisione del Presidente è arrivata pochi giorni dopo aver scelto Mehmet Şimşek, ex primo ministro ben visto dagli investitori, come ministro delle finanze, segnalando che il capo di stato turco potrebbe cambiare rotta rispetto alle politiche monetarie non ortodosse seguite finora.

Sul fronte macro, in Italia, la produzione industriale di aprile ha registrato un calo dell’1,9% (-0,6% il dato di marzo), rispetto alle stime degli analisti che stimavano un rialzo dello 0,2%. Su base annua e corretta dagli effetti di calendario il dato ha evidenziato una riduzione del 7,2%, rispetto al -4,1% stimato dagli analisti e dopo il -3,2% del mese precedente.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro scende in area 1,076 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen risale a 139,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,4%) a 76,3 dollari e il Wti (+0,4%) a 71,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile in area 176 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,18%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue positiva la seduta di Leonardo (+2%), che ha firmato un contratto per la fornitura del velivolo C-27J Spartan alle forze aeree dell’Azerbaijan, seguita da Erg (+1,7%), A2A (+1,2%) e STM (+1,2%), mentre arretrano in particolare MPS (-3,6%), Moncler (-1,2%) e Recordati (-0,9%).