Mercati Usa – Ancora un cauto progresso

Wall Street termina la scorsa ottava con segno positivo per la stragrande maggioranza dei listini principali, ad eccezione del Russell 2000 (-0,8%) che chiude la seduta sui minimi intraday appesantito dai forti guadagni delle due prime sedute della settimana.

Gli indici partono in grande spolvero arrivando a guadagnare quasi un punto percentuale nella prima mezz’ora di contrattazioni con lo S&P500 che tenta di superare invano una resistenza tecnica molto importante che lo lancerebbe in una nuova fase di “bull market”. Nell’ora successiva, contestualmente alla chiusura dei mercati europei, Nasdaq e S&P500 azzerano completamente i guadagni e rimangono sugli stessi livelli per il resto della giornata.

Il bilancio definitivo vede Dow Jones, S&P500 e Nasdaq tutti allineati con un progresso di un decimo di punto percentuale. Il modesto guadagno del listino tecnologico nasconde tuttavia il balzo di alcuni titoli del settore tra i quali Tesla (+4,2%), AMD (3,2%), Netflix (+2,6%).

VIX in rialzo di quasi il due per cento a quota 13,85 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a salire con il Tbond che avanza di quattro punti base al 3,75%.

Tra le materie prime giornata ancora incerta per il petrolio il quale prosegue la sua fase di debolezza. L’oro nero chiude invariato a 71 dollari al barile, ma flette con decisione (-1,5%) ad inizio della settimana asiatica dove scivola in apertura al di sotto dei $70.

Seduta stabile per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – i quali consolidano i guadagni delle sedute precedenti e sembrano pronti per nuovi ulteriori allunghi.

Sul mercato valutario, il dollaro recupera quasi una mezza figura nei confronti dell’euro chiudendo a quota 1,074. Si ferma, almeno per una seduta, il crollo della lira turca stabile a 23,5 rispetto alla valuta americana.