Mercati – Listini europei chiudono positivi in scia ai dati sull’inflazione Usa, Milano +0,6%

I principali listini europei chiudono in progresso, in scia all’andamento delle borse statunitensi, dopo le notizie positive sul fronte inflazione.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 27.566 punti, in rialzo dello 0,6%, bene come il Dax di Francoforte (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Chiude poco sotto la parità l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%)

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,5%.

Il sentiment dei mercati è sostenuto dai dati sull’indice dei prezzi al consumo statunitense, rafforzando l’aspettativa da parte degli investitori che la Fed metterà in pausa il ciclo dei rialzi nel meeting del 13-14 giugno.

Nel dettaglio, il CPI ha registrato un +0,1% su base mensile, in linea col consensus e dopo il +0,4% di aprile. Anno su anno la variazione si attesta al +4%, leggermente al di sotto del +4,1% stimato e inferiore al +4,9% del mese precedente.

Il dato core, che esclude le componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,4% su base mensile, in linea con la stima degli analisti e la rilevazione di aprile. Su base annua il dato ha registrato un incremento del 5,3%, leggermente superiore al +5,2% del consensus ma in rallentamento dal +5,5% del mese precedente.

Sul fronte europeo, invece, secondo gli operatori, l’Eurotower aumenterà di 25 punti base il tasso di interesse benchmark nel meeting di giovedì.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro è stabile a quota 1,08 mentre il dollaro/yen torna sopra 140. Tra le materie prime, petrolio in forte rialzo con il Brent (+3,2%) a 74,1 dollari e il Wti (+3,2%) a 69,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende ancora in area 164 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,06%.

Tornando a Piazza Affari, chiudono positive in particolare CNH (+3,1%), Recordati (+2,6%), Tenaris (+2,4%) e Iveco (+2,2%), mentre flettono Enel (-0,7%), Hera (-0,6%), Snam e Fineco (-0,4%).