Per il 2023 Hera è seconda tra le aziende italiane per l’integrazione piena e consapevole delle politiche di sostenibilità nelle proprie strategie di business e nella struttura di governance. Lo attesta l’Integrated Governance Index (IGI), il principale indice quantitativo per misurare l’integrazione dei fattori ESG nella governance delle prime 100 aziende quotate italiane, gestito da ETicaNews.
“Siamo soddisfatti di questo riconoscimento – afferma Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera – che premia l’attenzione che abbiamo sempre riservato alla sostenibilità, che è un pilastro della strategia di sviluppo dei business che gestiamo e che è completamente integrata nella governance aziendale. Lo stretto legame con il territorio di riferimento è cruciale per una società come la nostra, da sempre consapevole e attenta anche al proprio ruolo istituzionale e sociale, tanto più rilevante nel contesto attuale in continua evoluzione”.
Il radicamento territoriale e l’attenzione agli obiettivi ESG è uno dei tratti distintivi di Hera, multiutility impegnata da sempre a valorizzare le persone, generare un impatto tangibile e accompagnare le comunità servite verso un futuro più giusto dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
La crescita sostenibile del Gruppo Hera è, infatti, frutto di un modello aziendale che pone sempre la generazione di valore come cardine del rapporto con tutti gli stakeholder, a partire dall’ecosistema territoriale e dalle generazioni future fino ai clienti, gli azionisti, i lavoratori e i fornitori.
La sostenibilità e la creazione di valore condiviso emergono, quindi, come tratti fondanti per il Gruppo Hera e ne definiscono appunto lo scopo. Quel purpose inserito ufficialmente due anni fa nello Statuto, tra le prime aziende in Italia, per riaffermare l’impegno della multiutility per la transizione energetica e l’economia circolare attraverso l’innovazione e la digitalizzazione, nonché per la promozione dell’equità sociale.