Mercati asiatici – Seduta mista trainata dal Giappone

Seduta mista per i principali indici asiatici dopo la chiusura in rialzo di Wall Street.

In Cina, Shanghai cede lo 0,2% mentre Shenzhen guadagna lo 0,2%, più cauta Hong Kong (-0,6%). Decisamente meglio il Giappone con Nikkei a +1,5% e Topix a +1,4%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,8%, lo S&P500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,4%.

L’attenzione resta concentrata sugli appuntamenti chiave di questa settimana.

I dati sull’inflazione statunitense, usciti ieri, hanno rafforzato l’aspettativa da parte degli investitori che la Fed metterà in pausa il ciclo dei rialzi nel meeting del 13-14 giugno.

Nel dettaglio, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un +0,1% su base mensile, in linea col consensus e dopo il +0,4% di aprile. Anno su anno la variazione si attesta al +4%, leggermente al di sotto del +4,1% stimato e inferiore al +4,9% del mese precedente.

Il dato core, che esclude le componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,4% su base mensile, in linea con la stima degli analisti e la rilevazione di aprile. Su base annua il dato ha registrato un incremento del 5,3%, leggermente superiore al +5,2% del consensus ma in rallentamento dal +5,5% del mese precedente.

Sempre in tema di banche centrali, in Asia, la Banca popolare cinese giovedì dovrebbe tagliare il suo tasso di prestito a medio termine, mentre la Banca del Giappone dovrebbe mantenere invariata la sua politica ultra-espansiva venerdì.

Giovedì sarà anche il turno della Banca centrale europea, con le previsioni che indicano un nuovo rialzo di 25 punti base.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,079 mentre il dollaro/yen a quota 140,2. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,5%) a 74,7 dollari e il Wti (+0,4%) a 69,7 dollari al barile.