Il Piano Strategico del Gruppo Italgas per il periodo 2023-2029 prevede investimenti complessivi per 7,8 miliardi principalmente dedicati agli interventi per lo sviluppo di asset e attività di distribuzione del gas in Italia e in Grecia, alle attività di efficienza energetica e allo sviluppo nel settore idrico. In questo settore , dopo gli accordi di acquisizione degli asset di Veolia recentemente annunciati, il Gruppo si aspetta di cogliere ulteriori opportunità di crescita.
Il Piano conferma, inoltre, il forte commitment per la creazione di un network interamente digitalizzato, pronto alla distribuzione di gas rinnovabili e dunque al servizio della transizione ecologica.
In linea con le scelte strategiche compiute negli ultimi anni dal Gruppo, il Piano mira a favorire la transizione ecologica garantendo al contempo la sicurezza energetica e la competitività dei costi dell’energia, a beneficio di imprese e famiglie.
Per lo sviluppo e l’upgrade del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 4,6 miliardi (inclusivi degli investimenti centralizzati e dell’M&A distribuzione gas).
Nel dettaglio, 1,6 miliardi (+100 milioni circa vs precedente Piano) sono destinati alla prosecuzione dei programmi di trasformazione digitale della rete con l’obiettivo di disporre già nel 2024 di un network interamente digitalizzato e, per il 90%, controllato da remoto
attraverso DANA (Digital Advanced Network Automation), il software proprietario. Tali
investimenti creeranno, inoltre, le condizioni per allacciare alla rete di distribuzione italiana e greca circa 400 impianti di biometano e di sviluppare la tecnologia del reverse flow verso la rete di trasporto per consentire l’accoglimento, di fatto senza limiti, dei quantitativi non consumati a livello locale.
2,9 miliardi sono destinati alla prosecuzione delle attività di repurposing, sviluppo e
miglioramento delle infrastrutture esistenti, tenendo conto anche del completamento delle
iniziative già lanciate negli anni scorsi e degli investimenti in asset centralizzati.
100 milioni sono destinati alla crescita per linee esterne nel settore gas attraverso operazioni selezionate e in linea con l’approccio finora adottato.
Il Piano Strategico Italgas 2023-2029 destina 900 milioni allo sviluppo del network greco. Risorse che saranno investite per l’estensione della rete e la sua trasformazione digitale favorendo la penetrazione del gas naturale in aree non ancora raggiunte dal servizio e abilitandola alla distribuzione dei gas rinnovabili.
Tali investimenti consentiranno di estendere la rete greca dai 7.491 chilometri del 2022 (anno di acquisto di Depa Infrastructure) a circa 11.000 chilometri a fine Piano (+47% circa). Parte delle risorse saranno dedicate anche all’integrazione di Depa Infrastructure con il Gruppo Italgas, inclusa la parte relativa ai sistemi IT e alla sostenibilità, e alla riorganizzazione delle società operative (Eda Thess, Eda Attikis e Deda) che saranno fuse in un solo DSO con importanti benefici in termini di efficienza, efficacia e knowledge sharing.
Alla diversificazione del business sono dedicati 800 milioni destinati principalmente
alla crescita dei settori dell’idrico e dell’efficienza energetica.
L’ammontare di investimenti previsto in arco Piano per la partecipazione alle gare Atem e per lo sviluppo delle concessioni acquisite si attesta a 1,5 miliardi coerentemente con il previsto calendario delle gare. Attraverso tali investimenti si riconferma che alla fine dell’intero processo di assegnazione degli Atem la Società punta a raggiungere un market share del 45%, rispetto al 34% attuale.
Trainata dal piano di investimenti, la RAB cumulata della distribuzione gas in Italia e in Grecia è attesa crescere a un tasso medio annuo (CAGR) di circa il 3,1% raggiungendo gli 11,1 miliardi a fine 2029. Con il contributo delle gare d’ambito la RAB consolidata è stimata in circa 12,4 miliardi a fine piano (+4,8% CAGR).
Per il 2023 il management prevede investimenti tecnici per circa 900 milioni e ricavi superiori a 1,75 miliardi, con un EBITDA di circa 1,18 miliardi e un Ebit di 680 milioni. Includendo gli impatti dell’IFRS 16, l’indebitamento netto a fine 2023 è atteso a circa 6,4 miliardi.
Con parte delle gare svolte ed assegnate, grazie al contributo di DEPA Infrastructure e allo
sviluppo delle attività nel settore idrico e dell’efficienza energetica, si stima al 2029 un
fatturato superiore a 2,7 miliardi con un EBITDA superiore a 1,8 miliardi.
Ne risulta, in arco piano, una crescita media annua (CAGR) di fatturato ed EBITDA di circa l’8%. Le azioni messe in campo, inclusa la previsione di una progressiva riduzione della leva finanziaria attesa a fine Piano al 59% circa, permetteranno di mantenere tale livello medio di crescita anche per l’utile.
Alla luce dei risultati attesi, la politica dei dividendi è estesa al 2026 e prevede la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra (i) l’importo risultante dal DPS 2022 di 0,317 euro aumentato del 4% annuo e (ii) il DPS pari al 65% dell’utile netto rettificato per azione.
Infine, il Gruppo ha fissato anche obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra Scope 1 e 2 del 34% al 2028 e del 42% al 2030, Scope 3 (supply chain) del 30% al 2028 e del 33% al 2030, del consumo energetico del 27% al 2028 e del 33% al 2030 (baseline 2020). “Obiettivo Net Zero” al 2050. Forte attenzione è destinata alle persone protagoniste della transizione ecologica, con focus sulla formazione e su diversità, pari opportunità e inclusione.