Mercati USA – Partenza in ribasso per Nasdaq -0,4% e S&P 500 -0,2%

Avvio perlopiù in calo a Wall Street all’indomani della decisione della Fed sui tassi d’interesse, sullo sfondo di una fitta agenda macro.

Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cedo lo 0,4%, lo S&P 500 lo 0,2%, il Dow Jones oscilla intorno alla parità.

Tassi invariati, per il momento: come da attese, il Federal Open Market Committee ha deciso di mantenere il Federal Funds Rate all’attuale intervallo, tra il 5% e il 5,25%, interrompendo un ciclo di 10 rialzi consecutivi partito 15 mesi fa per contrastare l’elevata inflazione.

Tuttavia, nonostante lo scenario di una nuova stretta in futuro fosse già anticipato dai mercati, il Presidente della Fed Powell ha lanciato segnali hawkish nella conferenza stampa a valle del meeting FOMC, evidenziando il bisogno di raffreddare ulteriormente l’economia e prevedendo non uno, ma due ulteriori rialzi quest’anno.

Sul fronte macro, è emerso che a maggio, negli Stati Uniti, le vendite al dettaglio hanno registrato un aumento dello 0,3% su base mensile, rallentando lievemente rispetto al mese precedente (+0,4%), a fronte di aspettative di un calo dello 0,2%.

Inoltre, nella settimana al 10 giugno, le nuove richieste di disoccupazione sono risultate pari a 262mila, dato stabile rispetto alla settimana precedente e al di sopra delle attese (245mila), a confermare i segnali di allentamento del mercato del lavoro americano.

Il dato di maggio sulla produzione industriale, invece, ha registrato a maggio un calo dello 0,2%, in peggioramento rispetto al +0,5% di aprile e al di sotto delle attese (+0,2%).

Per contro, l’indice Empire State manufacturing, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York, ha evidenziato per il mese di giugno un balzo a 6,6 punti, in netto miglioramento rispetto al valore negativo di 31,8 punti di maggio e al di sopra dei -15,1 punti del consensus.

Intanto sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,089 mentre il dollaro/yen a 140,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,5%) a 74,3 dollari e il Wti (+1,5%) a 69,3 dollari.

Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 anni e 10 anni scendono rispettivamente al 4,64% e al 3,74%.