Mercati Usa – Resistono ai dubbi della Federal Reserve

Wall Street inizia la giornata in positivo, ma flette nel finale in scia al risultato della riunione della Banca Centrale domestica recuperando qualcosa nel finale.

La Federal Reserve lascia invariati i tassi di interesse come previsto ed interrompe il rialzo dopo due anni di politica monetaria restrittiva.

Tuttavia il Presidente Powell afferma nella conferenza stampa che ci saranno probabilmente ancora due rialzi dei tassi di interesse e che non prevede tagli fino al netto contenimento dell’inflazione, attualmente ancora troppo elevata.

La mezza doccia fredda, un po’ imprevista, non spaventa tuttavia il ritmo attuale di crescita del mercato azionario domestico, il quale sbanda ma reagisce brillantemente nel finale di seduta.

Il bilancio definitivo mostra il Nasdaq in rialzo dello 0,4% e lo S&P500 dello 0,1%. In calo, al contrario, sia il Dow Jones (-0,7%) che il Russell 2000 (-1,4%).

Tra i titoli a larga capitalizzazione n evidenza Broadcom (+4,1%), Oracle (+4,8%) e Nike (+5,7%).

VIX in ribasso di cinque punti percentuali a quota 13,9 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti guadagnano solo un punto base sulla scadenza decennale salendo al 3,8%.

Tra le materie prime torna a soffrire il petrolio che cede oltre un punto percentuali terminando a 68,5 dollari al barile.

Seduta incolore invece per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il metallo più nobile che termina invariato e l’argento che guadagna quasi l’uno per cento.

Sul mercato valutario, il dollaro non sbanda sulle decisioni monetarie della Federal Reserve e chiude poco mosso a 1,081 nei confronti della moneta unica.