Mercati asiatici – Altra seduta in denaro, la BoJ conferma politica ultra-espansiva

Seduta positiva per i principali indici asiatici dopo la chiusura in denaro di Wall Street.

In Cina, Shanghai guadagna lo 0,6% e Shenzhen l’1%, ancora meglio Hong Kong (+1,4%). Positivo anche il Giappone con Nikkei a +0,7% e Topix a +0,3%.

Oltreoceano, Dow Jones ha chiuso in progresso dell’1,3%, S&P500 dell’1,2% e Nasdaq dell’1,1%.

In tema di banche centrali, la Banca del Giappone ha mantenuto i tassi invariati al -0,1% e quello dei rendimenti obbligazionari a 10 anni (il controllo della curva dei titoli di Stato) a circa lo 0%. Il consiglio inoltre non ha apportato modifiche al limite dello 0,5% fissato per l’acquisto di obbligazioni.

Pur indicando che l’inflazione diminuirà entro la fine dell’anno, la banca nipponica ha precisato che continuerà pazientemente con l’allentamento monetario e risponderà alle incertezze su economia e dinamica dei prezzi, nonché sulle condizioni finanziarie.

La BoJ intende in questo modo raggiungere un obiettivo di stabilità dei prezzi del 2% in modo sostenibile, accompagnato da aumenti salariali.

Una mossa in netto contrasto con quella della BCE, che ieri ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto al 3,5% e ha segnalato che un ritocco al rialzo è previsto anche per il meeting di luglio, sottolineando che l’inflazione è tutt’altro che sconfitta.

Negli Stati Uniti, la Fed, pur avendo mercoledì messo in momentanea pausa il ciclo dei rialzi dei tassi che andava avanti ininterrottamente da marzo 2022, ha precisato di non aver ancora finito con la sua lotta contro l’inflazione.

Sul forex, l’euro/dollaro risale in area 1,096 mentre il dollaro/yen a quota 140,6. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 75,9 dollari e il Wti (+0,2%) a 70,8 dollari al barile.