Mercati asiatici – Debolezza diffusa sui listini

Seduta sottotono per i principali indici asiatici dopo la chiusura in calo di venerdì a Wall Street.

In Cina, Shanghai cede lo 0,5% e Shenzhen lo 0,1%, più deboli Hong Kong (-1,2%) e il Giappone con Nikkei a -1% e Topix a -0,6%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha lasciato sul terreno lo 0,7%, lo S&P500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,3%.

L’attenzione resta concentrata sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali.

In un clima che resta appesantito dai timori per il rallentamento della crescita cinese, gli investitori si aspettano che domani la People’s Bank of China abbasserà nuovamente il tasso di riferimento sui prestiti a uno e cinque anni a seguito della riduzione dei tassi sui prestiti a medio e breve termine della scorsa settimana.

Pesa intanto anche il taglio di stime sul gigante asiatico da parte di Nomura che si attende una crescita del Pil cinese al 5,1% quest’anno e al 3,9% nel 2024 a fronte di precedenti previsioni del 5,5% e del 4,2%.

Resta nel contempo l’attenzione sulle relazioni geopolitiche dopo l’incontro a Pechino tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri cinese Qin Gang e colloqui tra le parti definiti “trasparenti e costruttivi” su vari temi, da Taiwan al commercio.

Occhi infine sugli spunti che potrebbero arrivare dal presidente della Federal, Jerome Powell, che mercoledì presenterà al Congresso il suo report semestrale dopo che la banca centrale americana ha lasciato invariati i tassi di interesse la scorsa settimana, avvertendo tuttavia circa la possibilità di ulteriori inasprimenti futuri.

Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende in area 1,093 e il dollaro/yen a 141,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 75,8 dollari e il Wti (-1%) a 71,2 dollari al barile.