Pierrel, forte di un’esperienza di oltre 70 anni, che trova le sue profonde radici in “un passato glorioso, a partire dalla creazione del polo produttivo nello stabilimento di Capua” e successive importanti tappe come “l’invenzione della formula del dentifricio AZ”, “consolida la posizione di player globale del mercato farmaceutico ampliando il portafoglio di anestetici dentali con l’acquisizione di asset strategici dalla statunitense 3M Company”, come spiega l’amministratore delegato, Fulvio Citaredo. Un’operazione, del controvalore di 70 milioni di dollari, che “conferma la capacità del Gruppo di crescere e competere internazionalmente” e con attesi effetti positivi in termini di budget, prevedendo per il 2024 di “aggiungere ai nostri volumi e fatturati circa 30 milioni di euro di ricavi di 3M, con proporzionale contribuzione all’Ebitda”, e ottime opportunità territoriali con “l’assunzione di circa 50 persone suddivise tra operatori di produzione, tecnici di laboratorio e figure intermedie”.
Siete soddisfatti dell’operazione?
“Siamo molto soddisfatti di questa operazione che ci permetterà di raggiungere il nostro obiettivo di diventare l’unico produttore al mondo di anestetici dentali in grado di realizzare quasi il 100% della produzione con marchi propri”.
“Fondata nel 1948 Pierrel viene da un passato glorioso che ha visto nello stabilimento di Capua, a metà strada tra Roma e Napoli, la creazione di un polo produttivo farmaceutico nel quale, nella seconda metà degli anni 80 viene inventata la formula del dentifricio AZ, che riscuote un grande successo commerciale dovuto sia alla qualità del prodotto che anche grazie ai frequenti passaggi pubblicitari sulle reti televisive nazionali. Negli anni successivi, a causa di una serie di eventi sfavorevoli e di diversi passaggi di proprietà, l’azienda si è trovata svuotata di molti assets strategici, di risorse e competenze, per cui nel 2011 l’azienda si trovava in difficoltà. Ciononostante, siamo riusciti a farla risorgere dalle ceneri e farla diventare uno dei riferimenti mondiali per la produzione di anestetici dentali e l’unico stabilimento approvato da FDA (l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici), per la produzione di farmaci iniettabili al di fuori del territorio americano”.
“Questa operazione consolida la nostra posizione nel mercato globale e tocca 4 tematiche di forte impatto economico:
- Il trasferimento in Italia di asset rilevanti e riconosciuti a livello mondiale
- Le conseguenti ricadute occupazionali
- L’ampliamento del consistente progetto di investimento nel quale Pierrel era già impegnata
- L’avvio di un importante programma di ricerca e sviluppo”.
Quali sono gli effetti positivi previsti in termini di crescita commerciale e internazionale?
“Questa operazione ci consentirà di acquisire il consistente portafoglio di clienti di 3M e di agevolare la nostra esportazione internazionale in mercati che oggi non sono presidiati da Pierrel, come il Giappone, o poco presidiati come la Francia e la Germania”.
Entrando nel dettaglio, come si arricchirà il portafoglio prodotti?
“Al nostro portafoglio di anestetici si uniranno i marchi Ubisestin, Xylestin e Mepivastesin, a base di articaina, lidocaina e mepivacaina, con un posizionamento di prezzo sul mercato leggermente più alto, nonché aghi e siringhe per l’anestesia”.
Quali sono le sinergie dell’operazione con la Vostra attività e come tutto ciò si inserisce nel piano di aumento della capacità produttiva?
“Sicuramente l’operazione ci permetterà di raggiungere economie di scala e di scopo (proprio perché il portafoglio di molecole gestite e di dispositivi medici andrà ad ampliarsi). Con la produzione degli anestetici 3M prevediamo di saturare un’intera linea produttiva”.
“Le sinergie sono anche di carattere commerciale e l’acquisizione di nuovi clienti rappresenterà un’ottima opportunità per ampliare la vendita dei nostri dispositivi medici dei quali, al pari degli anestetici, siamo titolari dei relativi brevetti e per i quali siamo impegnati in un processo costante di ricerca e sviluppo”.
Quali sono i benefici di budget attesi numericamente e/o qualitativamente in termini di fatturato e di marginalità?
“Nel 2024 stimiamo di aggiungere ai nostri volumi e fatturati circa 30 milioni di euro di ricavi di 3M, con proporzionale contribuzione all’’Ebitda”.
Oltre a quelli economici, quali altri risvolti positivi vi attendete (occupazione, sviluppo territoriale, etc)?
“È prevista l’assunzione di circa 50 persone suddivise tra operatori di produzione, tecnici di laboratorio e figure intermedie”.
“L’operazione rappresenterà un’ottima opportunità, oltre che un’occasione di rientro nelle zone di origine di laureati e profili professionali qualificati, che sono stati costretti a recarsi lontano da casa per esprimere le proprie potenzialità”.
Cosa desidera dire agli investitori e agli stakeholder di Pierrel per rassicurarli sulla bontà dell’investimento sul Vostro titolo?
“Pierrel è un’azienda italiana, con stabilimento in Italia e dipendenti italiani impegnata in un forte processo di crescita internazionale. Ha dimostrato di essere in grado di crescere internazionalmente e di competere con le multinazionali del settore, addirittura acquisendo parte dei loro assets”.
“Attualmente ha in corso più di 30 nuove registrazioni dei propri anestetici e commercializza oltre 43 referenze prodotto in 33 diversi Paesi”.
“Credo che queste credenziali possano rassicurare gli investitori e renderli orgogliosi di tenere in portafoglio i titoli Pierrel. Ancora una volta, l’italianità è garanzia di qualità”.