Seduta prelopiù in calo per i principali indici asiatici, prive del faro di Wall Street, chiusa per le celebrazioni del Juneteenth.
In Cina, Shanghai cede lo 0,4% e Shenzhen guadagna lo 0,1%, più debole Hong Kong a -1,9%, mentre in Giappone il Nikkei segna un +0,1% e Topix il -0,3%.
L’attenzione resta concentrata sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali.
La People’s Bank of China ha ridotto il tasso sui prestiti per stimolare la ripresa, ma gli operatori si attendevano una mossa più decisa.
La People’s Bank of China ha ridotto il tasso sui prestiti a un anno offerto dalle banche al 3,55% dal precedente 3,65%, mentre il tasso a cinque anni – tipicamente utilizzato per i mutui – è stato ridotto al 4,2% dal 4,3%. Il consenso Reuters riteneva che la riduzione sarebbe stata nell’ordine di quindici punti base.
Focus anche sugli spunti che potrebbero arrivare dal presidente della Federal, Jerome Powell, che mercoledì presenterà al Congresso il suo report semestrale dopo che la banca centrale americana ha lasciato invariati i tassi di interesse la scorsa settimana, avvertendo tuttavia circa la possibilità di ulteriori inasprimenti futuri.
Sul fronte macro, intanto, in Giappone ad aprile il dato finale sulla produzione industriale ha registrato un aumento dello 0,7% su base mensile, al di sopra del -0,4% preliminare. Su base annua, il dato ha segnato un calo dello 0,7%, a fronte del -0,3% preliminare. A marzo il dato aveva mostrato un aumento dell’1,1% su base mensile e un calo dello 0,6% su base annua.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,093 e il dollaro/yen a 141,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,01%) a 76,1 dollari e il Wti (-0,3%) a 71,3 dollari al barile.