Mercati – Borse europee sottotono a metà seduta, Milano -0,6%

Prosegue debole la seduta delle borse europee, in scia all’andamento dei principali futures di Wall Street, con l’attenzione che resta sulle mosse delle banche centrali e con gli investitori preoccupati per la tiepida ripresa post-pandemia della Cina.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 27.582 punti, in territorio negativo come il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), mentre il Ftse 100 di Londra resiste flat (0,0%).

La Bank of China, nel corso della giornata odierna, ha tagliato il proprio tasso primario sui prestiti a un anno dello 0,1%, portandolo al 3,55% nel tentativo di sostenere la crescita della seconda economia mondiale dopo tre anni di severe restrizioni per il Covid-19. Il corrispondente tasso a cinque anni è stato anch’esso ridotto dello 0,1% al 4,2%.

L’economia cinese non è riuscita a riprendersi completamente sei mesi dopo che le autorità hanno revocato le severe restrizioni che hanno messo fine alla “zero Covid policy”, con la crescita che viene rallentata dalla debolezza del settore immobiliare, che rappresenta oltre un quarto delle attività del paese.

Domani l’attenzione si sposterà sulle indicazioni che dovrebbero emergere dal discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, davanti al Congresso, dopo che la banca centrale americana ha optato, la scorsa settimana, per una pausa nei rialzi dei tassi d’interesse, avvertendo tuttavia circa la possibilità di ulteriori strette monetarie.

Sempre domani verranno pubblicati i dati sull’inflazione del Regno Unito che dovrebbero mostrare un indice dei prezzi al consumo di maggio scendere all’8,4% a/a dall’8,7% di aprile, restando però al di sopra di quello di Europa e Stati Uniti e ben oltre l’obiettivo di medio termine del 2%.

Giovedì è attesa la decisione della Bank of England che dovrebbe portare i tassi d’interesse  al 4,75%, con gli investitori che prevedono che il costo del denaro potrebbe toccare un picco del 6% prima che la BoE possa invertire la rotta della propria politica monetaria.

Sul fronte macro, è emersa la lettura finale della produzione industriale giapponese di aprile a +0,7% m/m e -0,7% a/a a fronte di dati preliminari rispettivamente a -0,4% e -0,3%.

Sul forex, intanto, l’euro/dollaro sale a 1,093, mentre il dollaro/yen scende a 141,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,2%) a 77 dollari e il Wti (+0,4%) a 72,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile in area 159 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,08%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in denaro la seduta di Hera (+0,7%), Telecom Italia (+0,5%), il cui Cda ha avviato l’analisi delle offerte ricevute per Netco, con l’esame che si concluderà il 22 giugno, seguita da Terna e Snam (+0,4%). Arretrano invece Moncler (-2,4%), Stellantis (-2,1%), Fineco (-1,7%) e Nexi (-1,5%).