Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +0,1% a fronte del -0,3% dell’analogo indice europeo e del -0,6% del Ftse Mib.
Chiusura perlopiù negativa per i listini europei, in scia all’andamento di Wall Street, con gli investitori intenti a monitorare gli effetti delle recenti mosse delle banche centrali e l’agenda macroeconomica. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 162 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,03%.
Tra le Large Cap, Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha terminato le contrattazioni a +1,5%, UniCredit a +1,0%, Banca Monte dei Paschi di Siena a +0,3%, Intesa Sanpaolo a -0,3%, Banco Bpm a -0,6% e Mediobanca a -1,1%.
Nell’ambito del programma di acquisto di azioni ordinarie in attuazione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli Azionisti del 31 marzo 2023, dal 12 al 16 giugno 2023 UniCredit ha acquistato 1.560.834 azioni proprie ad un prezzo medio ponderato di 18,4758 euro ciascuna.
UniCredit ha annunciato, in attuazione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli Azionisti della Società del 31 marzo 2023, l’avvio della “Seconda Tranche del Programma di Buy-Back 2022” per un ammontare massimo pari a 1 miliardo e per un numero di azioni non superiore, tenuto conto delle azioni acquistate in esecuzione della Prima Tranche del Programma di Buy-Back 2022, a 230.000.000.
Tra le Mid Cap, Banca Popolare di Sondrio ha chiuso a +1,5% e Credito Emiliano a +0,1%.
Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +0,3% e Banca Profilo un -0,9%.