Mercati – Listini europei chiudono perlopiù negativi, Piazza Affari resiste a +0,1%

Chiusura perlopiù negativa per i listini europei mentre Wall Street prosegue contrastato, con gli investitori che restano intenti a monitorare le dichiarazioni dei policymakers sulla futura traiettoria dei tassi di interesse.

A Milano, il Ftse Mib archivia le contrattazioni in area 27.609 punti, guadagnando lo 0,1%, in territorio negativo, invece, il Dax di Francoforte (-0,5%), il Cac 40 d Parigi (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%), mentre resiste sulla parità l’Ibex 35 di Madrid (0,0%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,3%, lo S&P500 lo 0,5% e il Dow Jones il -0,1%.

Il sentiment dei mercati è appesantito dalle parole di Jerome Powell davanti al comitato per i servizi finanziari del Congresso degli Stati Uniti, in cui ha affermato che la storica campagna di inasprimento della Fed “ha ancora molta strada da fare” prima di riportare l’inflazione al target del 2%.

Tuttavia, il chairman ha chiarito che le decisioni dei policymakers verranno prese “meeting dopo meeting”, sulla base dei dati macroeconomici in arrivo e degli impatti che avranno sull’attività economica e sull’inflazione.

Gli investitori scontano ormai una possibilità vicina all’80% che la Fed possa alzare i propri tassi di riferimento di 25 punti base, portando il benchmark tra il 5,25% e il 5,5%.

Restando in tema banche centrali, giovedì è attesa la decisione della Bank of England che dovrebbe aumentare nuovamente il proprio tasso di interesse benchmark di 25 punti base portandolo al 4,75%, con gli investitori che prevedono che il costo del denaro potrebbe toccare un picco del 6% prima che la BoE possa invertire la rotta della propria politica monetaria.

Una mossa che giunge dopo l’agenda macro di oggi che ha mostrato che l’indice dei prezzi al consumo su base annua in UK è rimasto stabile al +8,7% (consensus +8,4%) mentre l’indice core, che esclude le componenti più volatili come cibo ed energia, è cresciuto al +7,1%, rispetto alla stima degli analisti e al dato di aprile, entrambi al +6,8%.

Sempre sul fronte macro, la Mortgage Bankers Association (MBA) ha reso noto che nella settimana al 16 giugno le richieste di mutui negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,5%, in seguito al +7,2% della settimana precedente.

Sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,095, mentre il dollaro/yen si attesta a 142,1. Tra le materie prime, in forte rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,7%) a 77,2 dollari e il Wti (+2%) a 72,6 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 161 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,04%.

Tornando a Piazza Affari, tonica la seduta di Unicredit (+3,3%) e Tenaris (+3,2%), bene anche Saipem (+2,6%) e Banco Bpm (+2,1%). Le vendite colpiscono soprattutto STM (-2,3%), Moncler (-2%), A2A e Recordati (-1,8%).