Mercati Usa – Prosegue la fase laterale

Wall Street inizia la settimana festiva con un secondo calo consecutivo che si aggiunge alla chiusura negativa dell’ultima seduta della scorsa ottava.

Il mercato domestico teme nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve ed è rimasto deluso dalla decisione dell’autorità monetaria cinese giudicata insufficiente a riattivare la debole crescita interna.

Gli indici si sono appesantiti a metà pomeriggio recuperando tuttavia gran perdite delle perdite nel finale pur chiudendo tutti in territorio negativo.

Il bilancio definitivo presenta il Dow Jones come il listino più penalizzato con un calo dello 0,7%. S&P500 e Russell 2000 sono invece allineati nella contrazione di mezzo punto percentuale, mentre il Nasdaq arretra solo dello 0,2%.

Tesla avanza di oltre il cinque per cento, mentre Nvidia (+2,6%) tocca i nuovi massimi a 52 settimane.

VIX in rialzo di due punti percentuali a quota 13,9 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti flettono sulla scadenza decennale di cinque punti base al 3,71%.

Giornata in chiaro scuro per la gran parte delle materie prime.

Il petrolio parte in forte calo (-2,5%) scivolando al di sotto dei 70 dollari al barile ma chiude invariato intorno ai $71,5.

In difficoltà invece tutta la batteria dei metalli preziosi con l’oro che arretra di oltre un punto percentuale e l’argento di quasi quattro lasciando sul terreno un intero dollaro di valore. In calo superiore al due per cento anche palladio e platino.

Prosegue invece il momento favorevole di gran parte delle materie prime agricole tra le quali il grano (+2%), il mais e la soia.

Sul mercato valutario, il dollaro chiude in rafforzamento nei confronti della moneta unica a 1,091.