Unidata – Crescita a doppia cifra anche nel 2022 e ora il passaggio allo STAR

Unidata sbarca allo STAR il 6 giugno e corona il percorso borsistico intrapreso nel 2020 con la quotazione su Euronext Growth Milan. Una “promozione” che giunge dopo aver chiuso l’esercizio 2022 con un fatturato in crescita del 38,8% a 51,3 milioni e un progresso del 15% a 16 milioni dell’Ebitda, mentre l’utile si fissa a 7,8 milioni. Risultati generati dall’effetto combinato di crescita organica ed esogena, come sottolinea Renato Brunetti, Presidente e Amministratore Delegato: “Il recente perfezionamento dell’acquisizione del Gruppo TWT ci permette di ampliare il portafoglio dei nostri servizi e la nostra presenza sul territorio per affermarci così, nel prossimo futuro, tra i primi operatori nazionali, seconda realtà a controllo totalmente italiano.”

Modello di business

Unidata opera nel settore Internet e Telecomunicazioni. Altre attività̀ in fase di start-up operativo riguardano l’Internet of Things (IoT), con lo sviluppo e fornitura di soluzioni per il mercato della domotica e Smart City.

L’attività è organizzata essenzialmente in tre aree:

Fibra & Networking e Infrastrutture: con una rete in fibra ottica di oltre 5.450 km in continua espansione, una rete wireless e un data center proprietario, la società fornisce a oltre 17.000 clienti business, wholesale e residenziali servizi di connettività̀ a banda ultra larga con architetture di rete FTTH (Fiber to the Home), connettività wireless, servizi in VoIP, servizi in cloud e altre soluzioni dedicate. La rete, che si estende principalmente sul territorio di Roma e del Lazio, è in continua espansione. La fornitura dei servizi è sia locale, sia estesa a tutto il territorio nazionale, dopo la recente acquisizione del Gruppo TWT.

Cloud & Datacenter: propone servizi connessi al data center di proprietà, caratterizzato da un livello di affidabilità e sicurezza TIER IV (livello massimo). Tali servizi vanno dalla Co-location all’Hosting, dal Cloud (SaaS, Iaas e PaaS) allo Storage, al Disaster Recovery e ad altri progetti personalizzati. I servizi di data center sono sinergici con quelli di rete, grazie alla possibilità di connettere le sedi del cliente direttamente ai server con fibre ottiche dedicate.

IoT & Smart Solutions, Progetti, Ricerca e Sviluppo, comprende servizi di sicurezza, integrati anche a soluzioni per reti private e Data Center. Tali servizi sono estesi a soluzioni e progetti IoT, legati nello specifico all’innovativa tecnologia wireless LoRa™ e al relativo protocollo di rete LoRaWAN™. L’Azienda ha la capacità progettuale e realizzativa di progetti verticali specifici, sia legati alle realizzazioni di reti in fibra ottica, sia legati allo sviluppo e all’IoT, ha un proprio gruppo interno di Ricerca e Sviluppo, vanta collaborazioni con Istituti di Ricerca e Università e partecipa a bandi di Ricerca.

Ultimi avvenimenti

Il 6 giugno sono iniziate le negoziazioni delle azioni Unidata sul mercato Euronext Milan – Segmento STAR, dopo il via libera di Borsa Italiana e l’autorizzazione da parte della Consob alla pubblicazione del Prospetto Informativo. Un passaggio che corona il percorso borsistico della società iniziato nel 2020 con la quotazione su Euronext Growth Milan.

A marzo Unidata, attraverso la controllata TWT, ha attivato a Milano – prima città in Italia – il servizio di fibra a 25 giga destinato alle aziende. Il servizio permette di scaricare in download a oltre il doppio della velocità rispetto allo standard di mercato e caricare in upload a una velocità 10 volte più alta di quanto consentito finora dagli altri operatori del settore. La tecnologia sarà da subito attiva nel Comune di Milano (copertura dell’80%) ed entro la fine del 2023 il servizio coprirà integralmente la città e l’hinterland, prima di estendersi ed espandersi in altre città italiane. Unidata e TWT, sono stati i primi in Italia a lanciare la tecnologia punto–punto Ethernet a 25 giga che non richiede opere strutturali per poterne sfruttare tutta la potenzialità.

Il 28 febbraio Unidata ha perfezionata l’acquisizione del 100% del capitale del Gruppo TWT, importante player nel campo delle telecomunicazioni e dei servizi di connessione e comunicazione. La società ha sottoscritto con un pool di banche finanziatrici un contratto di finanziamento a condizioni di mercato per circa 40 milioni. Nell’ambito dell’operazione, Michela Colli, azionista del gruppo acquisito, ha sottoscritto, tramite la società integralmente controllata Upperhand, un aumento di capitale di Unidata pari a 8 milioni, raggiungendo così il 6,2% del capitale della società. Upperhand ha assunto impegni di lock–up di durata pari a 6 mesi aventi ad oggetto la totalità delle azioni Unidata detenute; analoghi impegni sono stati assunti dalla Dott.ssa Colli con riferimento alla totalità delle quote di Upperhand.

A febbraio la società è entrata a far parte di IDA (Italian Data center Association), la prima associazione no profit che unisce, a livello istituzionale, costruttori e operatori di Data Center in Italia. IDA è stata fondata a dicembre da Microsoft, Equinix Italia, Rai Way, Data4, Stack Infrastructure, Digital Realty, Vantage Data Centers e CBRE Data Center e si inserisce in un contesto di mercato in cui i Data Center hanno assunto un ruolo di primaria importanza. In un’ottica di protezione dei dati, IDA si pone come obiettivo la definizione di standard e know-how del comparto, di facilitare la nascita di competenze altamente professionali e di implementare, insieme agli associati, progetti di ricerca. Inoltre, la rete dei data center, che sarà costituita sul territorio italiano dalle società aderenti, sarà caratterizzata da strutture sicure ed efficienti dal punto di vista energetico, nel pieno rispetto dell’ecosostenibilità.

Sempre a febbraio, Unidata ha avviato e concluso positivamente, tramite procedura di accelerated bookbuilding, il collocamento di 360.000 azioni a 42 euro per azione per un controvalore complessivo, comprensivo di sovrapprezzo di 15,1 milioni, raggiungendo così l’obiettivo di flottante minimo per poter accedere sul mercato Euronext Milan – segmento STAR di Borsa Italiana.

Nello stesso mese, si è aggiudicata la gara di appalto – in Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI), con il ruolo di mandataria, insieme a BIP e Lektor – per le forniture funzionali alla realizzazione dell’Automatic Meter Management System di AMAP (Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo), sistema di monitoraggio dei consumi idrici della Città Metropolitana di Palermo. L’iniziativa rientra nella serie di progetti legati all’Internet of Things (IoT), con particolare focus alle soluzioni di Smart Metering, per un corretto monitoraggio dei consumi, per la redazione del bilancio idrico e per l’identificazione di eventuali perdite. La possibilità offerta dalle nuove tecnologie IoT permette infatti di limitare gli sprechi per una gestione sostenibile della risorsa idrica. Il valore totale dell’aggiudicazione ammonta a 2,7 milioni, per un periodo di 36 mesi.

Conto Economico

Nel 2022 i ricavi totali ammontano a 51,3 milioni, in crescita del 38,8% rispetto al 2021.  I clienti della società, 17.187 a fine anno, sono cresciti del 30%, aumento che riguarda entrambi i principali segmenti di mercato: in particolare il mercato dei clienti Business e Pubblica Amministrazione segna un incremento dell’8%, mentre il settore dei clienti Consumer registra una crescita del 35%.

L’Ebitda si assesta a 16,2 milioni (+15,2% a/a) e la relativa marginalità cala dal 38,1% al 31,6% a causa di maggiori costi di produzione (+59% a/a) dovuti all’incremento dell’attività̀ di realizzazione dell’infrastruttura della rete in fibra ottica per Unifiber e all’assunzione di nuovi dipendenti.

Dopo ammortamenti aumentati del 10,6% a 5,5 milioni per nuovi investimenti sull’infrastruttura di rete di proprietà, l’Ebit cifra 10,7 milioni (+17,8% a/a) e l’Ebit margin passa dal 24,6% di fine dicembre 2021 al 20,9%.

L’utile netto, penalizzato da imposte e tasse per 3,1 milioni (tax rate al 29,6% vs 11,1%), si attesta a 7,5 milioni rispetto ai 7,8 milioni del 2021, anno in cui aveva beneficiato dell’effetto fiscale dovuto al rilascio del fondo imposte differite sulla rivalutazione della rete per 1,8 milioni.

 Breakdown Ricavi

Lo spaccato dei ricavi per linea di business conferma il buon andamento di tutte le aree di attività del gruppo.

Nell’ambito dell’area “Services”, che concorre al 57,6% del fatturato totale, la linea Fiber & Networking, (servizi di accesso rete nelle modalità̀ Fibra Ottica, xDSL, wireless e telefonia vocale), ha generato ricavi per 11,9 milioni (+16,6% a/a). Ancora più evidente la performance di Wholesale, in carico della concessione ad altri operatori di diritti di concessione I.R.U. (Indefeasible Right of Use) sull’infrastruttura della rete in fibra ottica realizzata da Unidata, che fattura 16,1 milioni (+38,5% a/a).  In linea con la strategia aziendale cresce l’area Datacenter & Cloud con ricavi pari a 1,5 milioni (+37,6% a/a) e l’IoT & Smart Solutions evidenzia ricavi per 117 mila euro (+91,8% a/a).

I ricavi relativi alla linea “Infrastruttura” registrano un forte aumento a 15 milioni rispetto ai 5,9 milioni del 2021, performance principalmente attribuibile al contributo della partecipata Unifiber che nel 2021 aveva contribuito ai ricavi solo nel secondo semestre.

In aumento da 1,6 milioni a 4,2 milioni i ricavi della linea “Managed Services”, che copre progetti “speciali” relativi alla fornitura di servizi di supporto, design e consulenza di tecnologie Internet e, più̀ in generale, di ambienti digitali.

La voce “Altri Ricavi”, in diminuzione da 6,5 milioni a 2,5 milioni, include per 1,6 milioni i proventi dalla vendita dei materiali ai fornitori (c.d. “System”) per la realizzazione della rete.  Il management segnala che partire dal 1° gennaio 2022 tali ricavi vengono contabilizzati al netto del costo di riacquisto da parte dei fornitori System e ciò ha determinato sul bilancio 2022 una diminuzione della voce per 2,9 milioni.

Stato Patrimoniale

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ammonta a 36,9 milioni rispetto ai 29,0 milioni di fine dicembre 2021, grazie principalmente all’utile d’esercizio.

L’Indebitamento Finanziario Netto sale a 8,5 milioni rispetto ai 2,2 milioni al 31 dicembre 2021, dopo il versamento dell’acconto sul prezzo d’acquisto del gruppo TWT (2,8 milioni), conferimenti in conto capitale nella partecipata Unifiber (2 milioni) e investimenti in immobilizzazioni fisse e immateriali per complessivi 11,1 milioni.

Ratio

Gli indici di indebitamento e capitalizzazione, anche se in lieve deterioramento, rispettivamente da 0,16x a 0,52x e da 0,08x a 0,23x, confermano la solidità finanziaria/patrimoniale del gruppo.

Il ritorno per gli azionisti, si attesta al 20,3% verso il 27% di fine dicembre 2021.

Outlook

I vertici della società prevedono di poter realizzare a fine esercizio 2025 un fatturato pari a 75 milioni (Cagr 22-25E: 13%), un Ebitda di 25 milioni (Cagr 22-25: 16%) e un Ebitda margin del 31,3% (31,6% a dicembre 2022).

Dopo la recente acquisizione del gruppo TWT, il management ha anche presentato dati prospettici pro-forma, che riflettono il contributo della nuova entità entrata nel perimetro di consolidamento, e che indicano un valore della produzione per fine 2025 di circa 134 milioni, un Ebitda di 36 milioni e il relativo margine al 27%.

Il management sottolinea che, grazie a TWT, Unidata potrà ampliare e sviluppare la propria offerta di servizi di connettività nei confronti della clientela corporate e rafforzare la propria offerta commerciale facendo leva sul canale di rivenditori presenti in tutta Italia e sulla piattaforma proprietaria del gruppo neo acquisito, dedicata ai clienti del canale reseller. Inoltre, l’integrazione con TWT permetterà a Unidata di espandere la propria presenza sul territorio italiano e di realizzare potenziali sinergie, in particolare nell’accesso dati e nei costi legati alla realizzazione di software, grazie alla presenza all’interno del gruppo TWT, di Voisoft, società specializzata nella produzione di software nel settore delle telecomunicazioni.

 

EnVent, Euronext Growth Advisor, nello studio del 4 aprile, rivede le proprie stime alla luce della recente acquisizione del Gruppo TWT. Gli analisti prendono anche in considerazione gli investimenti annunciati dalla società in Unifiber, Unitirreno e Unicenter, l’aumento di capitale sottoscritto a febbraio e il finanziamento di 40 milioni assunto per il perfezionamento dell’acquisizione di TWT.

Per fine 2023 gli esperti ipotizzano ricavi per 105,1 milioni, l’Ebitda dovrebbe ammontare a 25 milioni e il relativo margine attestarsi al 23,8%. L’Ebit, penalizzato da maggiori ammortamenti sulla recente acquisizione, è ipotizzato pari a 16 milioni e l’Ebit margin al 15,3%.

Nel biennio 2024 e 2025 i ricavi continueranno ad aumentare, fino a raggiungere 133 milioni a fine 2025, e  progressi importanti emergeranno anche nella redditività che però si manterà al di sotto dei livelli del 2021-2022: l’Ebitda margin e l’Ebit margin a fine 2025 dovrebbero infatti essere rispettivamente pari al 26,7% e 16,8% rispetto al 31,6% e 20,9% del 2022.

L’indebitamento finanziario netto, stimato a 40,8 milioni a fine dicembre 2023, dovrebbe scendere a 29,7 a fine periodo previsionale.