Prevista partenza negativa per le borse europee con l’attenzione che resta focalizzata sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali e dopo i toni hawkish di Powell al Congresso Usa.
Chiusura ieri debole a Wall Street con il Nasdaq che ha ceduto l’1,2%, lo S&P500 lo 0,5% e il Dow Jones lo 0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato in calo dello 0,9%. Shanghai e Hong Kong ferme per festività.
Gli investitori sono ancora intenti a metabolizzare le dichiarazioni “da falco” pronunciate ieri, davanti alla commissione servizi finanziari della Camera, dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell che, avvertendo che quella di giugno è stata solo una breve tregua nelle strette monetarie, ha ribadito come la banca centrale americana rimanga fortemente impegnata, in una strada ancora lunga, nel riportare l’inflazione al 2%. Ha aggiunto che quasi tutti i partecipanti del Fomc si aspettano altri due aumenti dei tassi da un quarto di punto entro fine anno.
Il numero uno della Fed ha comunque ribadito che le decisioni di politica monetaria verranno prese di volta in volta sulla base dei dati in arrivo.
Nuove indicazioni potrebbero arrivare dal discorso che Powell terrà oggi di fronte alla Commissione bancaria del Senato.
Sempre in tema banche centrali, occhi in giornata sul meeting della Bank of England, con gli operatori che scommettono che l’istituto dovrà accelerare il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse, alzando il costo del denaro di 25 punti base al 4,75%.
Dall’agenda macroeconomica odierna, da monitorare in mattinata la fiducia manifatturiera francese di giugno, e nel pomeriggio, il Chicago Fed National Activity Index e il Leading Index statunitense di maggio, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, il dato preliminare della fiducia consumatori dell’Eurozona di giugno.