Il Ftse Italia Servizi Finanziari nella seduta di ieri ha riportato un +0,1% rispetto al -0,5% del corrispondente europeo e al +0,1% del Ftse Mib.
Chiusura perlopiù negativa per i listini europei mentre Wall Street proseguiva contrastato, con gli investitori intenti a monitorare le dichiarazioni dei policymakers sulla futura traiettoria dei tassi di interesse. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 161 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,04%.
Tra le Large Cap Banca Mediolanum ha terminato le contrattazioni a +0,2%, Poste Italiane a -0,3%, Banca Generali a -0,4%, Azimut Holding a -0,6%, Nexi a -1,0% e Fineco Bank a -1,4%.
Azimut e BCC Risparmio&Previdenza, Sgr del Gruppo BCC Iccrea, hanno sottoscritto un accordo di distribuzione che prevede l’integrazione della gamma prodotto di AZ Fund 1 nell’offerta destinata alla clientela delle 117 Banche di Credito Cooperativo aderenti al Gruppo BCC.
Tra le Mid, Banca Ifis (+1,8%) e BFF Bank (+1,0%) hanno terminato le contrattazioni in testa al paniere mentre Anima Holding (-0,8%) e MutuiOnline (-1,7%) si sono posizionate in fondo al medesimo.
Infine, tra le Small, Lventure Group (+3,3%) e Banca Sistema (+0,3%) sono state le migliori mentre Gequity (-4,9%) ha sottoperformato il paniere.
EQUITA (-1,1%) ha lanciato una nuova asset class che guarda al mondo delle infrastrutture e delle energie rinnovabili e si rivolge agli investitori istituzionali.
L’assemblea ordinaria degli azionisti di Conafi (-0,9%) ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2022 e deliberato di portare la perdita di 4.098.897 euro a deduzione delle riserve e, per la parte residua, dopo l’integrale erosione delle riserve disponibili, del capitale sociale, che passa da 11.160.000 euro a 10.628.190 euro.